Il Veneto dispone già di un centro di eccellenza mondiale per la sicurezza alimentare dei cittadini, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, che ha sede a Legnaro (Padova): è uno dei presidi strategici della rete europea di tutela della salute pubblica, che vede ambiente, animali e uomo in un’unica filiera alimentare. E’ quanto ha affermato il sottosegretario Vito De Filippo (a destra nella foto) concludendo a Venezia il doppio meeting internazionale sulla sicurezza alimentare ospitati dal Consiglio Regionale del Veneto. “La strategia “One Health” è l’unica garanzia per la sicurezza alimentare di cittadini e consumatori e pertanto occorre investire risorse, tempo, controlli e progettazione per affermarla nel nostro Paese e in Europa”: ha sottolineato Vito de Filippo.
‘One health’ è un approccio strategico nuovo e significa proteggere la salute pubblica controllando l’interfaccia tra persone, animali e ambiente, ed è la scommessa che a Venezia hanno condiviso i maggiori esperti europei di controllo e verifica della sicurezza degli alimenti.
All’interno di questa strategia complessiva si situa l’eccellenza veneta dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie. L’Istituto, considerato oggi un centro di riferimento internazionale, è riconosciuto per competenze e professionalità sia in Italia che dall’Oms e dalla Fao, e riveste “un ruolo che vediamo sempre più rilevante” ha precisato il sottosegretario De Filippo, “proprio mentre le interconnessioni tra salute animale, salute umana e catena alimentare sono considerate punti nevralgici di una corretta ed avanzata politica sanitaria”. La catena alimentare, così come analizzata nei simposi di Palazzo Ferro Fini ha risvolti economico-produttivi imponenti: sono infatti oltre 310mila le aziende che in Europa producono alimenti e bevande, impiegando oltre quattro milioni di persone, un panorama immenso di attività e prodotti molto spesso legati a tipicità di territorio, che negli ultimi anni deve fare i conti con contraffazioni, frodi, problematiche legate alla corretta tracciabilità. Per ordinare questo settore produttivo favorendo le produzioni garantite, l’Unione europea ha progettato un sistema di garanzia a prova di contraffazione.
Il prossimo passo sarà la creazione del Centro di referenza per l’autenticità dei prodotti agro-alimentari. Si tratta di una banca dati continentale che raccoglierà caratteristiche, dati, zone e centri di produzione, dei prodotti autentici e tipici dell’Unione europea. Secondo Silvio Borrello direttore generale della sanità animale e dei farmaci veterinari al Ministero della Salute, il Centro di referenza potrebbe essere varato a Bruxelles entro il 2015. E il presidente del Consiglio regionale Clodovaldo Ruffato ha proposto proprio la città di Venezia come sede europea del Centro: “Il Veneto è una delle regioni italiane ed europee a maggior vocazione agro-alimentare, con centinaia di tipicità riconosciute e con un’economia in cui l’eccellenza alimentare interpreta una parte molto importante. Inoltre la presenza dell’Istituto Zooprofilattico delle Venezie rafforza la nostra candidatura come polo strategico del sistema di tutela dei consumatori e dei produttori. Saremmo lietissimi di essere quindi scelti come sede del futuro centro, sapendo di avere tutte le titolarità per poter svolgere questo ruolo”.
Le risultanze dei workshop tenuti a Venezia durante la “settimana della sicurezza alimentare” saranno discusse a livello di Commissione europea durante la Conferenza internazionale sulle frodi alimentari, che si terrà a Roma il prossimo 23 e 24 ottobre (Food Fraud Conference – A Collaborative Approach to Ensure the Safety and Integrity of our Food”).
Guarda il video delle interviste a De Filippo e Ruffato
26 settembre 2014