Nei giorni scorsi la Commissione Affari sociali della Camera ha approvato una serie di emendamenti al disegno di legge Lorenzin sul riordino degli Ordini professionali e le sperimentazioni cliniche che intervengo sulla vita delle Federazioni e degli Ordini delle professioni sanitarie. Tra questi il limite di due mandati per i presidenti ed i vertici, la disposizione sulle votazioni online e sull’apertura di seggi anche all’interno degli ospedali ed uno stimolo al ricambio generazionale con un occhio di riguardo all’equilibrio di genere.
Misure respinte dalla maggior parte attuali presidenti degli Ordini dei medici di Roma, Firenze, Napoli, Bologna e Milano, che, contattati da Quotidiano Sanità, hanno parlato di una “riforma pasticciata” su cui il Governo sta accelerando i tempi solo per fini elettorali. Apertura invece dal presidente dell’Ordine di Latina che guarda con favore alle novità introdotte, “purché vengano inserite in una quadro generale di rinnovamento”.
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9 giugno 2017