Per la sanità (pubblica e privata) i Paesi Ocse spendono in media 3.992 dollari procapte (a parità di potere d’acquisto) mentre in Italia ci fermiamo a 3.428 dollari. Anche esaminando la sola spesa pubblica il gap resta vicino ai 500 dollari: se la media è di 3.038 dollari procapite, la spesa del Ssn italiano si ferma a 2.545 a testa. Unica eccezione la quota di spesa Out of pocket che a livello procapite tocca quota 791 dollari contro una media di 716 e la farmaceutica (pubblica e privata) che segna 601 dollari procapite a fronte di una media di 553 dollari.
L’Italia per la salute spende tra pubblico e privato l’8,81% del Pil, esattamente come la media dei Paesi Ocse. Ma se si analizza il procapite a parità di potere di acquisto, siamo sui 3.428 dollari, contro i 3.992 della media.
In testa a questa classifica ci sono gli Stati Uniti con 10.586 dollari, in fondo il Messico con 1.138.
Sono queste le cifre che emergono dalla banca dati Ocse, pubblicata ufficialmente il 2 luglio, che analizza e confronta le principali voci che costituiscono la dimensione salute degli stati membri, dalla spesa al personale, dalle prestazioni agli stili di vita con dati riferiti al 2018 (o all’anno più vicino disponibile che comunque non va mai oltre il 2017).
Il dato sulla spesa l’Ocse lo confronta poi anche rilevando il tasso di crescita annuale procapite e in questo caso l’Italia finisce in coda alla classifica con lo 0,2 prima del Messico (0,1) e dei valori negativi registrati da Francia a crescita zero e Grecia che scende a -0,4