Con la deliberazione della giunta regionale n. 1293 del 21 settembre 2021, pubblicata sul Bur di oggi, primo ottobre, sono armonizzate e rideterminate le modalità di finanziamento per l’esercizio 2021 dei Piani per il recupero delle prestazioni sospese, formulati dalle Aziende ed Enti del SSR veneto secondo i principi ed i criteri di cui alla DGR 759/2021.
La delibera stabilisce che le aziende del SSR possano provvedere al recupero delle liste di attesa di cui alla DGR 759/2021 secondo le modalità ed i limiti riportati in premessa e comunque attraverso i seguenti strumenti:
- prestazioni aggiuntive di cui all’articolo 115, comma 2, del CCNL 2016-2018 della dirigenza dell’Area Sanità, per le quali la tariffa oraria fissata dall’articolo 24, comma 6, del medesimo CCNL, e’ aumentata, ai sensi dell’articolo 29 del D.L. 14 agosto 2020, n. 104 convertito dalla Legge 13 ottobre 2020, n. 126 e dell’articolo 26 del D.L. 25 maggio 2021, n. 73, convertito dalla legge 23 luglio 2021, n. 106, con esclusione dei servizi di guardia, da 60 euro a 80 euro lordi omnicomprensivi, al netto degli oneri riflessi a carico dell’Amministrazione, ovvero alle prestazioni aggiuntive di cui all’articolo 6, comma 1, lettera d), del CCNL 2016-2018 del personale del Comparto Sanita’ con un aumento della tariffa oraria a 50 euro lordi omnicomprensivi, al netto degli oneri riflessi a carico dell’Amministrazione.
- convenzioni di consulenza con altre Aziende ed Enti del SSR, ai sensi dell’articolo 117, comma 2, lett. a) del CCNL dell’Area Sanità del 19 dicembre 2019;
- ricorso prestazioni da privato accreditato
La delibera autorizza le Aziende ed Enti del SSR a provvedere al recupero delle prestazioni sospese mediante gli interventi indicati, utilizzando le risorse disponibili dei decreti emergenziali per un importo massimo pari a euro 41.058.093 per il secondo semestre 2021. E approva il riparto massimo delle risorse tra le Aziende ed Enti del SSR, come da Allegato A, parte integrante e sostanziale del provvedimento