Hiv-Aids e epatite C “sfuggenti”. 84% dei bambini di tutto il mondo ha ricevuto tre dosi del vaccino della poliomieliti. Tre paesi rimangono endemici
Giorni fa in Camerun, paese oggi all’avanguardia in Africa per le vaccinazioni di massa, mi sono imbattuto in una persona con poliomielite, sicuramente acquisita da bambino. Appena 50 anni fa tale malattia esisteva anche in Italia, e la vaccinazione antipolio era da poco obbligatoria per tutti i bambini. Oggi la polio è scomparsa dall’Occidente e l’India ha da poco festeggiato i tre annidi assenza di nuove diagnosi di poliomielite che residua ancora in quei pochi paesi al mondo che non hanno voluto implementare le campagne di vaccinazione di massa. Il vaiolo è eradicato dalla Terra e il vaccino non è più indispensabile. Il morbillo, virus potenzialmente mortale, è raro in Italia, grazie alla vaccinazione di massa. E così tante altre malattie infettive. La storia dell’uomo è cambiata grazie ai vaccini e tomare indietro sarebbe criminale. Le vaccinazioni, tra l’altro riducono la circolazione di virus che muoiono e non ricompaiono più se non infettano l’uomo.
Anche la vaccinazione cosiddetta “volontaria” rappresenta un sostanziale errore, in quanto la mancata copertura vaccinale dell’intera popolazione permette al virus di ricominciare a circolare nei non vaccinati, pronto a colpire non appena si abbassa la guardia. Certo, in medicina niente è privo di rischi di effetti collaterali e di potenziali danni. Però, quanti sono i casi reali di malattie indotte dalle vaccinazioni rispetto ai milioni di persone che sono state salvate da malattie mortali o invalidanti? L’attenzione a non abbandonare le campagnevaccinail deve essere alta, semmai il lavoro deve mirare a ridurre a zero i rischi di danno da vaccino. Il vaccino perl’Aids è ontano. Il virus Hiv è estremamente sfuggente, capace di colpire e nascondersi, mostrando pochissimi punti deboli. Il vaccino perii virus dell’epatite C è stato quasi abbandonato, dal momento che il virus è astuto quanto, forse più dell’Hiv. Il vaccino antitubercolare disponibile oggi è poco efficace, e al momento i risultati ottenuti con altri vaccini non sono incoraggianti. Ci sono invece speranze per il vaccino contro la malaria. Il vaccino per il virus del papilloma apre nuove e inattese possibilità, in quanto è pensato per proteggere da un virus che causa un cancro! In altre parole, prevenendo l’infezionevirale si riduce la comparsa del cancro della cervice uterina. I vaccini in uso odierno sembrano efficaci evalidi nel breve-medio termine. Le sfide non sono finite, semmai appena iniziate. Altri patogeni ci aspettano: batteri, virus, protozoi, funghi. Siamo alle soglie di una nuova èra della vaccinologia.
La Repubblica – 21 gennaio 2014