Nata a fine Ottocento come fiera legata all’agricoltura e ai cavalli, Veronafiere oggi ha mantenuto in parte quella fisionomia, diventando leader nel settore agricolo e agroalimentare con il 45% delle manifestazioni organizzate nel nostro Paese e con eventi di portata mondiale come Vinitaly, ma nel frattempo ha sviluppato anche nuove aree di interesse: opera in comparti come edilizia, costruzioni, trasporti, arredamento, turismo, sport, formazione universitaria e professionale. La mission attuale è rappresentare una piattaforma per la promozione internazionale dell’eccellenza del Made in Italy, grazie anche alle fiere e agli eventi organizzati all’estero, e a una rete di sedi e uffici fra il Brasile, Shangai e il Cairo. Fra le manifestazioni più importanti che si tengono a Verona, Fieragricola è anche la più antica, con la prima edizione organizzata nel 1898.
In programma dal 3 al 6 febbraio, sarà dedicata in particolare al sostegno e al rilancio dei settori zootecnico, della meccanizzazione agricola e delle bioenergie, con attenzione alla sostenibilità delle filiere. L’edizione di due anni fa ha visto la presenza di 140mila visitatori, il 14% dall’estero, con operatori da 103 nazioni. Quest’anno sarà affiancata da Greenspacesexpo, nuovo salone su vivaismo e paesaggio. E proprio nell’ambito di Fieragricola, al Centro congressi Palaexpo (Sala Salieri) si terrà venerdì 5 febbrario il convegno “Avicoltura in Veneto: la prospettiva della sostenibilità” organizzato da Simevep, Ulss 20 e Associazione Vincenzi.
Un altro appuntamento da annotare è la decima edizione di Progetto Fuoco, fiera biennale incentrata su impianti e attrezzature per la per la produzione di calore ed energia dalla combustione di legna. E’ l’unico appuntamento di livello internazionale sul mondo del riscaldamento a biomasse legnose: saranno esposti caminetti, stufe, cucine, caldaie, oltre alle più moderne macchine e tecnologie per la produzione di pellet. 75mila i visitatori alla scorsa edizione.
E poi naturalmente c’è Vinitaly, la più importante manifestazione internazionale in tema di vino e distillati, con una media di 150mila operatori specializzati, il 35% dei quali stranieri provenienti da 140 paesi, e più di 4mila espositori presenti ogni anno. L’edizione numero 50 si svolgerà dal 10 al 13 aprile in contemporanea con Sol&Agrifood, rassegna volta a promuovere l’eccellenza olivicola ed agroalimentare italiana sui mercati nazionale ed internazionale, e con Enolitech, l’appuntamento con la tecnologia innovativa applicata alla filiera del vino e dell’olio. Per il mezzo secolo di vita di Vinitaly, Veronafiere metterà in campo investimenti per 8 milioni di euro, finalizzati a potenziare gli strumenti di business e l’interessamento di operatori esteri, oltre che a potenziare le strutture. Fra le novità di quest’anno, il Premio Enologico Internazionale “5 Star Wines”, concepito come strumento di business e leva di marketing per le aziende. Un altro salone di Veronafiere è Sol&Agrifood, rassegna dell’agroalimentare di qualità che si svolge ogni anno a Verona in contemporanea con Vinitaly.
Un’ampia sezione della fiera è dedicata all’olio extravergine di oliva: 65mila gli operatori e buyer che hanno partecipato alla scorsa edizione. Si passa a tutt’altro ambito con Verona Legend Cars, è il salone internazionale dedicato all’auto in un format innovativo organizzato che vede l’esposizione e vendita di oltre duemila fra le più belle e rare auto d’epoca, insieme alla presenza delle case ufficiali con anteprime e novità. Model Expo Italy, da parte sua, si conferma la più importante manifestazione sul modellismo in Italia e tra le prime in Europa, con cinque aree tematiche e visitatori in crescita costante.
Infine Fieracavalli, in programma dal 3 al 6 novembre, giunta alla 118ma edizione: è l’evento più prestigioso in tema di cavalli, coniugandone gli aspetti turistici, sportivi, la realtà degli allevamenti e l’intrattenimento.
VERONAFIERE, TREND POSITIVO GUARDANDO ALL’ESTERO
I numeri di Veronafiere, espressi nel bilancio preconsuntivo del 2015, parlano di 78 milioni di euro di ricavi contro i 75,2 dell’anno precedente, limitatamente alla capogruppo Veronafiere (fanno parte del gruppo anche Piemmeti, Médinit, Veronafiere do Brasil e Veronafiere Servizi, il cui fatturato aggregato raggiunge i 91,5 milioni di euro, ndr). Un anno speciale, quello appena concluso, contrassegnato anche dal ruolo organizzativo dell’ente all’Expo di Milano, nel padiglione Vino – A taste of Italy, con 9 milioni di ricavi. Durante il 2015 Veronafiere è stata teatro di 68 fra fiere ed eventi, di cui 49 in Italia e 19 all’estero, che per quanto riguarda il quartiere espositivo di Verona hanno visto la partecipazione complessiva di 13mila espositori e 1,2 milioni di visitatori. «Il trend di crescita positivo, nonostante il 2015 sia stato ancora un anno contraddistinto da una fragilità economica internazionale per molti settori, presenta un’ulteriore conferma della bontà della strategia delineata da Veronafiere – spiega il presidente, Maurizio Danese -. Nel 2016 puntiamo a consolidare la nostra leadership internazionale come organizzatori diretti di rassegne, un aspetto che caratterizza la nostra attività da sempre».
Tratto da La Stampa – 1 febbraio 2016