E’ stato approvato prima dalla giunta regionale piemontese, convocata dal presidente Roberto Cota, e poi da quella ligure un disegno di legge proposto dall’assessore alla salute Ugo Cavallera che stabilisce nuove modalita’ gestionali, organizzative e di funzionamento dell’istituto zooprofilattico del Piemonte, della Liguria e della Valle d’Aosta dopo che l’entrata in vigore del decreto legislativo n.106/2012 ha introdotto una nuova regolamentazione di questi istituti ed imposto una revisione delle leggi regionali che ne disciplinano l’attivita’.
E’ quanto si apprende da una nota diffusa dalla giunta regionale del Piemonte.
Il 9 agosto all’unanimità anche la Regione Liguria ha approvato il Disegno di legge. 298: “Modalità gestionali, organizzative e di funzionamento dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, a norma dell’articolo 10 del Decreto Legislativo 28 giugno 2012, numero 106.
Per quanto riguarda la Regione Liguria il funzionamento dell’Istituto Zooprofilattico sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta – che ha sede in Torino – è definito dalla legge regionale 13 luglio 2001 numero 20, la quale approva un accordo interregionale in materia. In ragione delle sostanziali innovazioni apportate dal decreto legislativo numero 106, nonché delle modificazioni nel regime dei bilanci introdotta dal decreto legislativo 23 giugno 2011 numero 118, recante “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” (in particolare degli articoli 25 e 26), con il presente testo si ritiene di abrogare la legge regionale numero 20/2001 cit. e di introdurre un nuovo strumento legislativo nell’ordinamento regionale.
La legge.
Vengono dunque elencate le competenze dell’Istituto che sono molteplici: Eccone alcune: garantisce alle Aziende sanitarie locali le prestazioni e la collaborazione necessarie all’espletamento delle attività a tutela della sanità umana, della sanità e del benessere animale, della sicurezza alimentare e dell’igiene delle produzioni zootecniche, assicura la ricerca sperimentale sulla eziologia, la patogenesi e la profilassi delle malattie infettive degli animali; esegue gli esami necessari all’attività di controllo sugli alimenti di origine animale e/0 vegetale e sull’alimentazione animale, nonché la sperimentazione delle tecnologie e delle metodiche necessarie al controllo della salubrità degli alimenti di origine animale o vegetale e altro ancora.
Nel testo viene specificato che, per quanto riguarda le prestazioni erogate dall’istituto a titolo oneroso, la Regione Piemonte, d’intesa con le Regioni Liguria e Valle d’Aosta, e nel rispetto delle indicazioni ministeriali, definisce ed aggiorna periodicamente, con proprio provvedimento, le tariffe relative. L’Istituto ha personalità giuridica di diritto pubblico ed è dotato di autonomia amministrativa, gestionale e tecnica, con suoi organi. Il consiglio di amministrazione ha compiti di indirizzo, coordinamento e verifica delle attività dell’Istituto e definisce, sulla base delle indicazioni programmatiche fornite dalle Regioni e dal Ministero della salute, gli indirizzi generali per la programmazione pluriennale dell’ente.
Sono disciplinati i casi nei quali il consiglio di amministrazione deve trasmettere i provvedimenti suddetti alle Regioni per l’attività di controllo.
La Regione Piemonte predispone l’avviso per la presentazione delle istanze da parte dei candidati alla carica di direttore generale e, sulla base di un elenco dei soggetti in possesso dei requisiti elencati, avviene la nomina.
Sono quindi delineate le figure dei direttori amministrativo e sanitario.
Si prevede la costituzione, nell’ambito dell’Istituto, dell’Osservatorio epidemiologico veterinario, e ne descrive le attività.
Si prevede il decentramento delle attività istituzionali, attraverso apposite sezioni periferiche
L’Istituto può stipulare convenzioni o contratti per la fornitura di servizi e per l’erogazione di prestazioni ad enti, associazioni, organizzazioni pubbliche e private, purché non si generino conflitti di interesse e vengano rispettate precise condizioni,
Gli atti dell’Istituto sono soggetti al controllo preventivo della Regione Piemonte, d’intesa con le Regioni Liguria e Valle d’Aosta. Vengono disciplinate le forme adottate per l’eventuale richiesta di chiarimenti sul provvedimento in esame, nonché per l’istruttoria degli atti, tramite un apposito gruppo tecnico interregionale.
13 agosto 2013