E il prezzo italiano è tra i più alti dEuropa. Gli italiani si posizionano soltanto agli ultimi posti nella classifica europea
Dopo un 2009 che si è chiuso in positivo, con un aumento del 5,7% del consumo latte alimentare (fonte Osservatorio Agri&Food di CremonaFiere), tornano dati negativi per il comparto. Gli italiani consumano sempre meno latte fresco, e si posizionano agli ultimi posti nella classifica europea che vede inglesi, tedeschi, francesi e austriaci ai primi posti con un consumo quasi doppio. Ma c’è di più: da qualche anno, i nostri connazionali preferiscono yogurt e probiotici (il 40% del mercato), formaggi freschi e molli, facili da utilizzare. È quanto emerso dal summit ‘Milk in progress’, promosso da Sivar e Pfizer Animai Health, che ha evidenziato come la spesa media della famiglia italiana in un anno è di circa 106 euro per il latte e 243 per il formaggio. Inoltre, il 60% del latte acquistato è a lunga conservazione. Il prezzo del latte italiano alla stalla è di 36 centesimi di euro/ kg, tra i più alti d’Europa: un motivo sufficiente a spiegare perché l’Italia non può essere competitiva nel settore. Secondo Claudio Federici, responsabile analisi di mercato Ismea, “il saliscendi dei prezzi alla stalla ha messo a dura prova il settore; la crescita del made in Italy dipenderà sempre più da quanto allevatori, veterinari, industria e distribuzione sapranno confrontarsi, investire e ragionare in termini di filiera integrata”. Intanto, all’orizzonte appare ancora lontana la ripresa della trattative sul prezzo del latte tra industria e produttori interrotte a giugno scorso ma, secondo Assolatte per ottenere un risultato occorre cambiare le regole del gioco. “La volatilità dei mercati internazionali non consente più di procedere con i sistemi di sempre che hanno funzionato nel passato ma non più oggi” ha affermato Adriano Hribal, consigliere delegato della presidenza di Assolatte a margine dei lavori del Forum di Cernobbio organizzato nei giorni scorsi dalla Coldretti per fare il punto della situazione sul comparto. Intanto, è stata pubblicata, anche on line, la guida al mondo del latte e dei sui derivati fermentati (www.ossolatteyogurt.it). L’iniziativa è dell’Inran, Ente pubblico italiano per la ricerca in materia di alimenti e nutrizione.
fonte: Il Sole 24 Ore – Lombardia
27 ottobre 2010