La Commissione ha adottato una proposta che stabilisce chiaramente il quadro giuridico che autorizzerà per la prima volta l’introduzione, su base non obbligatoria, dell’identificazione elettronica dei bovini.
L’applicazione su vasta scala dell’identificazione elettronica rinforzerà l’attuale sistema di tracciabilità dei bovini e delle derrate alimentari (carni bovine, ad esempio), rendendolo più rapido e preciso e rinforzerà ulteriormente la sicurezza alimentare e la salute animale nell’Unione europea.
Gli allevatori ed altri operatori interessati trarranno numerosi benefici dall’introduzione del sistema dal momento che, semplificando le procedure attualmente in vigore, il sistema di identificazione elettronica ridurrà i costi amministrativi.
Anche se prevista l’introduzione facoltativa a livello dell’Unione, la Commissione non esclude nella sua proposta la possibilità che gli Stati membri rendano obbligatoria l’identificazione elettronica sul proprio territorio. La proposta introduce inoltre dei cambiamenti in materia di etichettatura, poiché abroga le disposizioni in vigore sull’etichettatura facoltativa della carne bovina, con l’obiettivo principale di ridurre inutili restrizioni amministrative.
L’identificazione elettronica dei bovini rinforzerà la protezione dei consumatori e migliorerà la prevenzione e il controllo delle patologie, la lotta contro le malattie e la gestione delle crisi, darà beneficio alla competitività del settore (ad esempio facilitando i controlli in materia di identificazione e registrazione oppure ottimizzando i sistemi di gestione della produzione e dei riproduttori) e aprirà nuovi sbocchi sul piano commerciale. Gli stabilimenti di trasformazione delle carni e i venditori di bovini ne trarranno ugualmente vantaggio grazie alla riduzione dei costi di mano d’opera. In maniera indiretta, sarà facilitata la gestione e il controllo di alcuni regimi di aiuto dell’Unione nell’ambito dell’agricoltura.
La proposta dovrà essere sottoposta al vaglio del Parlamento e del Consiglio. L’ entrata in vigore dipenderà da quanto occorrerà alle due Istituzioni per trovare un accordo in materia.
La proposta riguarda i bovini, tra cui anche i bisonti e i bufali.
Fonte: Efsa – 13/09/2011