Crisanti: “Veneto, uso inappropriato dei test rapidi, non da barriera ma da gruviera. Dovrebbe fare 3 o 4 settimane di zona rossa, cambiare strategia prevenzione nelle Rsa e negli ospedali, ritornare ai test molecolari
“Il Veneto è il nuovo centro dell’epidemia? E’ il risultato di due fattori: le zone gialle non riescono a bloccare la trasmissione del virus e sono classificate come gialle sulla base della capacità solo teorica delle terapie intensive. Il secondo punto è l’uso non appropriato dei test rapidi, che hanno una sensibilità bassa e come tali non possono essere usati come misura di prevenzione per proteggere comunità vulnerabili. Anziché una barriera mettiamo così una gruviera“. Sono le parole pronunciate ai microfoni di “24 Mattino”, su Radio24, dal direttore del laboratorio di microbiologia dell’Università di Padova, Andrea Crisanti, che premette ironicamente: “Io non ho giocato nessun ruolo in questa seconda situazione del Veneto”.