L’incidenza settimanale di casi Covid a livello nazionale sale a 504 ogni 100mila abitanti nella settimana 7-13 ottobre rispetto a 441 della rilevazione precedente. Lo riporta il monitoraggio settimanale condotto dall’Istituto superiore di sanità con il ministero della Salute secondo cui l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici aumenta da 1,18 a 1,30 (range 1,15-1,38). Il tasso di occupazione in terapia intensiva sale al 2,4% (era all’1,8%) e quello in aree mediche al 10,0% (8,2%).
Otto Regioni sono classificate a rischio alto, di cui 7 per la presenza di molteplici allerte di resilienza, altre 12 sono a rischio moderato, solamente una è classificata a rischio basso.
La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è stabile rispetto alla settimana precedente (11% vs 12%). Stabile anche la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (54% vs 53%), come anche la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (35% vs 35%).
«Dato l’aumento di velocità di circolazione virale – ha dichiarato il direttore della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza – è bene mantenere comportamenti ispirati alla prudenza e soprattutto effettuare le dosi di richiamo di vaccino. Questo riguarda in particolare le persone a maggior rischio, quindi gli anziani, le persone fragili e vulnerabili, in modo che possano proteggersi dalle conseguenze più gravi della malattia».