Il Corriere della Sera. Quello dell’ultima ondata è stato il Covid dei ragazzi e dei bambini. Nell’ultimo mese, il 31% dei casi è stato rilevato in under 19. Il 44% di loro ha tra i 5 e gli 11 anni, il 36% tra i 12 e i 19 anni, il 20% meno di 5 anni. L’incidenza, quindi, è quasi doppia sotto i 9 anni: 560 casi su centomila abitanti, quella media, 1.086 (comunque in discesa rispetto alla settimana precedente) tra i bambini. Da inizio pandemia, sono stati 2 milioni e 805 mila i contagiati in età scolare. L’età media dei positivi oggi è di 37 anni.
Lo riferisce il report esteso dell’Istituto superiore di sanità, che, alla fine di ogni settimana, fornisce un quadro dell’andamento della pandemia. «Nel corso delle ultime settimane è stata registrata una diminuzione dei casi e delle ospedalizzazioni, ma sono ancora in aumento i decessi», si legge nel report. Che tra il 7 e il 20 febbraio rileva 771.327 diagnosi di Covid e 715 morti (numero che non include le vittime di quegli stessi giorni ma che avevano ricevuto la diagnosi prima del 7 febbraio). In leggera diminuzione le reinfezioni: il 3,1% dei casi di Covid dell’ultima settimana riguarda secondi contagi.
Altro aspetto periodicamente indagato è relativo alle forme più severe o fatali della malattia tra i non vaccinati: il rischio di ricovero in rianimazione o di morte è 17 volte più alto tra i non immunizzati rispetto a quanti hanno ricevuto anche il booster.
Ieri 210 vittime
L’età media dei positivi oggi è di 37 anni
Ieri contagi in calo ma salgono i decessi: 210
E tuttavia, dopo una ripresa a pieno ritmo nelle settimane subito dopo l’Epifania, a febbraio la campagna vaccinale ha segnato il passo. Inevitabilmente, considerata l’altissima percentuale di vaccinati: l’89,2% degli over 12 ha ricevuto almeno due dosi. Chi ancora manca all’appello, 4,8 milioni di italiani, probabilmente non intende lasciarsi convincere. Negli ultimi cinque giorni c’è stata un’ulteriore flessione, anche rispetto alla settimana precedente. Da lunedì a venerdì la media è stata di 120-130 mila somministrazioni complessive al giorno. Meno del 5 per cento di esse (tra 5.400 e 6.300) sono state prime dosi. La maggior parte del lavoro negli hub, quindi, è procurato ancora dai booster: circa 80 mila al giorno le terze dosi somministrate. Un mese fa il ritmo era di 400 mila al giorno.
Ma nella prossima settimana ci si aspetta una ripresa della richiesta di vaccini grazie all’arrivo di Novavax, rispetto al quale i no vax potrebbero essere meno diffidenti. La curva del contagio, comunque, è in stabile discesa. Anche secondo il bollettino di ieri: in calo i positivi (38.375) e i ricoveri. Aumentano, invece, i decessi: erano 193 due giorni fa, ieri sono stati 210.