“Il calcolo dei morti per Covid in Italia” da molti giudicato troppo alto e quindi bisognoso di una revisione nel metodo “è assolutamente giusto”, secondo il virologo Andrea Crisanti, direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell’università di Padova, che aggiunge “è semplice questione di logica matematica” e chi vuole conteggiarli in altro modo “sbaglia”, dice all’Adnkronos Salute.
Tra gli esperti, le posizioni relative al conteggio dei decessi si differenziano. “Io credo che il numero dei decessi non scenderà a breve finché non cambieremo la modalità di considerare il Covid”, ha detto all’Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova.
“Finché noi considereremo tutti allo stesso modo, gli asintomatici con tampone positivo rispetto a chi ha la polmonite da Covid, evidentemente il numero dei decessi non potrà scendere. Anzi potrebbe anche continuare a salire. Dico questo perché in Italia ci sono molte persone positive asintomatiche, siccome continuiamo a refertare con il modulo Istat la semplice positività per tampone senza sintomi legati al Covid e questa oggi è una condizione sufficiente per decretare il decesso per Covid. Dobbiamo cambiare questo conteggio”, ha aggiunto