Doc33. Nei prossimi giorni potrebbe già arrivare una revisione delle regole di gestione dei casi Covid, con la riduzione dell’isolamento per chi è positivo e non ha sintomi. Il passo potrebbe essere una valutazione dell’ipotesi, in caso di positivi senza sintomi, di eliminare la quarantena. Lo ha detto il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, intervenendo ad Agorà su Rai 3: “Con tutti questi positivi – ha commentato – il rischio è trovarci involontariamente a bloccare di nuovo il Paese”.
Con la sotto-variante BA.5in circolazione le probabilità di reinfettarsi e di avere un’infezione severa che renda necessario il ricovero o causi la morte sono aumentate rispetto al periodo in cui era dominante la sotto-variante BA.2. Il rischio di eventi gravi, tuttavia, almeno per i vaccinati, resta basso. È questo il dato che emerge da uno studio condotto da diverse istituzioni portoghesi coordinate dall’Instituto Nacional de Saúde Doutor Ricardo Jorge di Lisbona e pubblicato su medRxiv, piattaforma che rende disponibili gli studi scientifici prima della revisione da parte della comunità scientifica.
I ricercatori hanno preso in considerazione quasi 28mila infezioni registrate in Portogallo tra il 25 aprile e il 10 giugno scorso, periodo in cui il Paese ha registrato una nuova ondata della pandemia. Il primo dato emerso dallo studio è che con BA.5 le probabilità di reinfezione sono in media del 43% più alte rispetto a BA.2. Questo risultato è tuttavia la media che include condizioni molto diverse per stato vaccinale, precedenti infezioni e tempi trascorsi dalla vaccinazione o dall’infezione.
Per esempio, il rischio di nuova infezione con BA.5 è molto più alta tra i non vaccinati oppure e in chi ha già avuto un’infezione dopo aver aver fatto solo due dosi di vaccino (+70%); in chi ha completato il ciclo con booster, invece, la differenza di rischio di ammalarsi nuovamente quasi di azzera. Lo studio ha rilevato anche un aumento del rischio di ricovero con BA.5 rispetto a BA.2. In questo caso, le differenze sono particolarmente marcate in chi ha fatto il booster (lo scarto è di tre volte). Più elevato con BA.5 è anche il rischio di morte. In quest’ultimo caso, tuttavia, il numero di decessi è così basso che i ricercatori avvertono che il dato non ha valore statistico. “I nostri risultati suggeriscono che una maggiore evasione immunitaria di BA.5 potrebbe spiegare l’aumento nei casi”, scrivono i ricercatori. “La notevole differenza tra BA.5 e BA.2 nella riduzione del rischio associata alla vaccinazione con booster sottolinea l’importanza di un’elevata copertura vaccinale per prevenire gravi esiti associati a Covid-19”, concludono.
“L’obiettivo del contagio zero è irraggiungibile. – ha dichiarato Costa – Credo che l’obiettivo debba essere quello di arrivare a convivere con il virus. E allora convivenza a mio avviso significa anche rivedere e rivalutare le regole dell’isolamento in caso di positivi senza sintomi. Sicuramente prevedo che nei prossimi giorni ci potrà essere una revisione, una riduzione dell’isolamento per chi è positivo, ma non ha sintomi”.
“Dopodiché – ha aggiunto il sottosegretario – credo che il passo successivo per arrivare a una convivenza sia di considerare l’ipotesi che, in presenza di positivi senza sintomi, si possa anche eliminare la quarantena indossando una mascherina e quindi potendo andare a lavorare. Anche perché altrimenti il rischio è, di fronte a un numero di contagi comunque ancora elevato, di ritrovarsi involontariamente a ribloccare il Paese”.