Migliora la situazione del Paese che ormai ha praticamente abbandonato per quasi tutte le Regioni la fascia rosso scuro che è quella a più alto rischio. Da notare che i colori adottati dall’Ecdc per delineare l’entità del rischio Covid sono diversi dalle nostre aree. I colori del centro europeo sono infatti, in ordine crescente del rischio, verde, arancione, rosso e rosso scuro
Pubblicato dall’Ecdc l’aggiornamento settimanale con la mappa di rischio delle Regioni europee aggiornata al 22 aprile. Per l’Italia nella zona caratterizzata dal “rosso scuro” che indica un tasso di notifica superiore a 500 casi ogni 100mila abitanti negli ultimi 14 giorni analizzati troviamo solo la Valle d’Aosta. Il resto dell’Italia è invece in colore “rosso” che indica un tasso di notifica di nuovi casi Covid tra 150 e 500 ogni 100mila abitanti.
Ricordiamo che le aree della mappa Ecdc sono contrassegnate nei seguenti colori:
– verde se il tasso di notifica di 14 giorni è inferiore a 25 casi su 100.000 e il tasso di positività del test inferiore al 4%;
– arancione se il tasso di notifica di 14 giorni è inferiore a 50 casi per 100.000 ma il tasso di positività del test è del 4% o superiore o, se il tasso di notifica di 14 giorni è compreso tra 25 e 150 casi per 100.000 e il tasso di positività del test è inferiore al 4%;
– rosso, se il tasso di notifica del caso COVID-19 cumulativo di 14 giorni è compreso tra 50 e 150 e il tasso di positività del test per l’infezione da COVID-19 è del 4% o superiore, o se il tasso di notifica del caso di COVID-19 cumulativo di 14 giorni è maggiore di 150 ma minore di 500;
– rosso scuro, se il tasso di notifica del caso COVID-19 cumulativo di 14 giorni è pari o superiore a 500;
– grigio se le informazioni sono insufficienti o se il tasso di test è inferiore a 300 casi su 100000.
22 aprile 2021