C’è un fronte trasversale, tra Governo e presidenti di regione, che vuole portare l’Italia in zona rossa dal 24 dicembre al 7 gennaio per mettere il Paese in sicurezza. È l’indicazione fornita dal governo alle regioni nell’incontro di questa mattina che ha dato il via libera al piano sui vaccini. Il ministro Speranza, secondo quanto viene riferito, ha ricordato come nelle regioni che sono entrate in zona rossa ci sono stati significativi risultati, mentre gli altri territori in zona gialla hanno sofferto maggiormente. Troppo pericoloso – questo il ragionamento di Speranza e di Boccia – tenere aperti nelle festività natalizie.
Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, si è detto d’accordo, mentre alcune regioni come la Toscana hanno frenato. Ma diversi governatori hanno sottolineato – sempre secondo quanto viene riferito – che c’è il pericolo anche di questo weekend, perché tra sabato e domenica si concentrano maggiormente gli spostamenti e gli acquisti natalizi nei negozi con il pericolo
Tra chi frena anche il governatore della Liguria, Giovanni Toti che a “L’Aria che tira” su La7 ha detto: “Non vedo perché imporre alla Liguria una zona rossa per Natale quando i liguri in queste settimane si sono impegnati e sacrificati per far calare la curva del contagio e farci arrivare in piena zona gialla”. Toti ha aggiunto: “Ci siamo dati delle regole i primi giorni di dicembre, decidendo di dividere il Paese in zone, e quelle regole hanno funzionato per contenere il covid. Non vedo perché cambiarle ora, alla vigilia delle festività natalizie”.
D’altro canto la zona rossa ora andrebbe per incidere in maniera più restrittiva, considerato che le scuole e le fabbriche si chiuderebbero, da qui il ragionamento di alcuni presidenti di regione sulla necessità di dare comunque un po’ di respiro alle persone, permettendo comunque – come per esempio ha sottolineato il presidente Kompatscher – perlomeno delle passeggiate. In ogni caso l’invito all’esecutivo è stato quello di decidere subito e di prevedere al più presto di nuovo ristori per le categorie che verranno danneggiate.
Qualcuno tra i presidenti non esclude che venerdì in ogni caso ci possa essere un passaggio di qualche regione, come il Veneto, verso una fascia ad alto rischio di contagio. Tra poco si riuniranno i capi delegazione alla presenza del premier Conte. Alla riunione non partecipa a Italia viva che ha comunque già premesso di avallare le decisioni che prenderà l’esecutivo a patto che siano chiare e comprensibili.