La Danimarca ha deciso di abbattere tutta la popolazione di 17 milioni di visoni allevati, per evitare rischio zoonosico e rotture di immunità. Una decisione che si basa sulla evidenza di trasmissione di Sars-CoV-2 dai visoni a 12 persone. La scelta è stata comunicata dal primo ministro Mette Frederiksen in una conferenza stampa in cui è stato affermato che la variante isolata è meno sensibile agli anticorpi contro il virus.
Kare Molbak, vicepresidente esecutivo dell’autorità danese per le malattie infettive è del parere che mantenere l’allevamento di visoni comporterà un rischio significativo per la salute pubblica, sia a livello nazionale che internazionale., La conferenza stampa è stata ripresa dalle principali agenzie internazionali,
In Danimarca, è stato possibile appurare tale catena di trasmissione attraverso l’analisi genomica dei virus nei campioni animali e umani, che ha evidenziato la stretta vicinanza e la condivisa peculiarità di una rilevante mutazione. Tale mutazione è stata giudicata di possibile rilevanza per una variabilità antigenica del ceppo isolato, con compromissione anche della efficacia dei vaccini attualmente in sviluppo, che potrebbero non coprire completamente verso la nuova variante. Al momento, tuttavia la comunicazione del Primo Ministro non è accompagnata da rapporti scientifici pubblicati sulla mutazione o sui suoi effetti
L’approccio genomico, basato sul sequenziamento totale del RNA era peraltro già stato utilizzato dalle Autorità dei Paesi Bassi per dimostrare la trasmissione visone-uomo di Sars-CoV-2, come peraltro riportato in precedenti redazionali su questo sito.
Il Sars-CoV-2 ha interessato più di 200 allevamenti di visoni in Danimarca, che produce la maggior parte della pelliccia di visone del mondo. In ottobre, oltre un milione di animali sono stati già abbattuti negli allevamenti danesi.
In Italia, l’unica segnalazione, effettuata dal Ministero della salute all’OIE in data 30 ottobre si riferisce a riscontri positivi in un allevamento di visoni del cremonese il 10 agosto. Non sono riportati gli esiti dell’indagine sul genoma del virus, né lo stato sierologico o di contagio degli addetti all’allevamento.
Alla pagina https://www.oie.int/en/scientific-expertise/specific-information-and-recommendations/questions-and-answers-on-2019novel-coronavirus/events-in-animals/ si può avere un quadro sinottico delle ultime segnalazioni pervenute all’OIE sui casi Covid 19 a carattere zoonosico, di cui riportiamo un estratto con i relativi links
SARS-CoV-2 positive test result in a mink farm in Italy situation update 1 (30/10/2020)
SARS-CoV-2 positive test result in cats in Chile Immediate notification (22/10/2020)
SARS-CoV-2 positive test result in a dog in Canada 1st (28/10/2020)
SARS-CoV-2 positive test result in a cat in Brazil Immediate notification (29/10/2020)
(riproduzione ammessa solo citando la fonte – testo raccolto a cura della redazione)
5 novembre 2020