Il ministro Speranza: “È indispensabile che ci sia un solo centro di coordinamento per la gestione dell’emergenza in cui siano pienamente coinvolte tutte le regioni e con la guida del nostro coordinamento scientifico. Così sta funzionando, come dimostrano le ordinanze firmate nella giornata di ieri. Non servono scelte unilaterali di singoli territori”. Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, a margine della task-force nella sede della Protezione Civile.
Il Sole 24 Ore. Una catena di comando centralizzata per evitare fughe in avanti e “strappi” a livello locale come è già accaduto in questi giorni: ogni decisione operativa sull’emergenza coronavirus dovrà passare da ora in poi per la task force del ministero della Salute che si riunisce ogni giorno, dal 22 gennaio, con il supporto di un nutrito comitato scientifico (che va dall’Iss agli esperti dello Spallanzani fino all’Agenzia del farmaco). A sancirlo un Dpcm approvato ieri notte e che certifica la centralizzazione, fino al 1° marzo, delle decisioni in ordine a divieti e limitazioni fissate dal decreto legge approvato sabato sera e contenuti nelle sei ordinanze regionali.
Il nuovo decreto attuativo vuol essere una risposta immediata di Palazzo Chigi alle indicazioni di Regioni e Comuni. «È indispensabile che ci sia un solo centro di coordinamento per la gestione dell’emergenza in cui siano pienamente coinvolte tutte le regioni e con la guida del nostro coordinamento scientifico. Non servono scelte unilaterali di singoli territori», ha spiegato il ministro della Salute Roberto Speranza. Che ieri ha deciso anche di chiedere a Walter Ricciardi, membro italiano del comitato esecutivo dell’Oms che nei giorni scorsi non aveva nascosto le sue critiche ad alcune misure del Governo (in particolare il blocco dei voli), di coordinare le «nostre relazioni» con gli organismi sanitari internazionali «per affrontare – ha spiegato Speranza – con metodo coerente e basato sull’evidenza scientifica una sfida che deve vedere unito tutto il Paese».
A chiedere un coordinamento unico e centralizzato sono anche i Comuni: «Anche per noi sindaci, oltre che per i governatori, vale la sollecitazione del ministro Speranza a far riferimento al coordinamento unico nazionale con le regioni che è supportato dalle competenze scientifiche necessarie», ha detto Antonio Decaro, presidente Anci. Il riferimento in questo caso è all’ordinanza dei sindaci di Ischia firmata domenica scorsa che puntava a bloccare lo sbarco sull’isola per i residenti in Lombardia e in Veneto. Un’ordinanza durata poche ore perché annullata dal prefetto di Napoli Marco Valentini. Il giorno prima, non senza polemiche, il governatore del Friuli Massimiliano Fedriga ha invece decretato autonomamente lo stato di emergenza chiudendo dal giorno dopo le scuole fino al 1 marzo.