Due sentenze gemelle con due militari usciti vittoriosi dall’aula del tribunale e un istituto di previdenza nazionale condannato a pagare il conto. La questione sulla quale si è pronunciata la Corte dei conti di Cagliari gira attorno a un con-guaglio pensionistico con il quale l’Inpdap prima e l’Inps poi hanno cercato di recuperare i soldi che avevano sborsato in eccesso per un errore di calcolo.
La vicenda giudiziaria di un carabiniere e un marinaio in pensione, entrambi di Tortoli, inizia nel 2008, quando l’Inps ha rifatto i conti dei contributi per calcolare la pensione (che fino a quel momento era stata erogata in via provvisoria) e stabilire quale fosse la cifra mensile definitiva. L’ex militare della Marina, originario di Alghero, ma residente da molti anni a Tortoli, si era congedato nel 1997, a 45 anni. Ad autorizzare la pratica era stato un provvedimento del Commissariato della Marina militare di Roma che aveva deliberato per una pensione che, a guardar bene, superava di parecchio quella che gli sarebbe spettata. La differenza accumulata in undici anni di versamenti è pari a 12.941 euro.
Stessa storia per il carabiniere ogliastrino che, dopo trent’anni di onorato servizio, nel marzo del 2001, ha preferito ritirarsi a vita privata. A lui, sette anni dopo, è stato contestato di aver intascato una pensione extra di 7.839 euro. Nessun problema. Per porre rimedio all’errore, l’ente previdenziale ha deciso che da quel momento in poi le cose sarebbero cambiate: con una trattenuta pari al quinto della pensione sarebbero rientrati di quelle spese extra. I due pensionati, però, hanno deciso di opporsi. Non avevano chiesto loro di avere quei soldi in più. Per questo sono corsi dall’avvocato Vito Cofano che qualche giorno dopo ha inviato una lettera all’Inpdap nella quale chiedeva che le trattenute venissero interrotte. Niente da fare. E così, ai due militari e al loro legale non è rimasto altro che rivolgersi alla Corte dei conti. La prima sentenza (quella per l’ex marinaio) è arrivata il 17 gennaio, l’altra solo giovedì mattina. Il tribunale ha accolto il ricorso dei due pensionati disponendo che le somme trattenute venissero restituite e rimpinguate con la rivalutazione monetaria.
ItaliaOggi – 4 febbraio 2013