La nota di Borrello sottolinea la necessità di verificare la corrispondenza tra il codice identificativo elettronico e il codice identificativo indicato sul passaporto
Con una nota dello scorso 27 gennaio il Direttore generale della sicurezza alimentare, Silvio Borrello, ricorda agli assessorati regionali come la verifica della corretta identificazione degli animali, eseguita nel corso della visita ante mortem sia fondamentale sia ai fini della tracciabilità delle carni che ai fini della comunicazione delle irregolarità agli allevamenti di provenienza degli animali.
La nota di Borrello si riferisce il particolare agli equidi da macello per cui si sottolinea la necessità di verificare «la corrispondenza tra il codice identificativo elettronico e il codice identificativo indicato sul passaporto». Aggiungendo che «la macellazione di animali non correttamente identificati comporta la violazione delle disposizioni di cui all’articolo 18 del Regolamento CE 178/2002 e la conseguente applicazione delle sanzioni previste all’articolo 2 del decreto legislativo del 5 aprile 2006, n. 190» (a cura di c.fo.)