Focolaio in via Sant’Antonio a Tombolo, dove si trova lo stabilimento del Centro Carni Company: l’ultimo aggiornamento – fornito nel tardo pomeriggio di ieri – parla di 20 casi di lavoratori risultati positivi al Covid-19. Tutti i contagiati appartengono al reparto disosso (tra quelli più importanti per un’azienda che fornisce carne non solo a molti supermercati italiani ma anche all’estero). Il primo test ha rilevato 16-17 positivi appartenenti all’azienda di servizi esterna i cui lavoratori operano nello stabilimento e 4-5 dei lavoratori diretti. Nicola Pilotto, amministratore delegato del Centro Carni Company, rivela: «Tutto è partito domenica, quando un ragazzo dell’azienda di servizi che lavora con noi ci ha comunicato di aver scoperto la sua positività grazie a un tampone effettuato prima di un’operazione a cui doveva sottoporsi da tempo. A quel punto ci siamo subito attivati, e dopo aver avvisato l’Usl 6 Euganea ci siamo rivolti a un centro privato per svolgere un doppio giro di tamponi». Lo screening è stato effettuato a tutti i 170 dipendenti, prima con il test rapido e poi con il classico tampone per la conferma: la procedura verrà ripetuta ciclicamente, e al fine di garantire la massima sicurezza l’azienda ha proceduto nella mattinata di ieri a un’ulteriore sanificazione profonda dei locali dello stabilimento. Ed è solo l’ultima delle procedure attivate: sin dall’inizio dell’emergenza coronavirus, infatti, è stato adottato al Centro Carni Company un rigido protocollo di sicurezza, con la misurazione quotidiana della febbre da parte di addetti della Croce Rossa, la distribuzione di dispositivi di protezione individuale e la stipulazione di un’assicurazione medica in caso di diagnosi positiva al Covid-19.
Commenta Cristian Andretta, sindaco di Tombolo: «Logicamente siamo un po’ preoccupati, anche perché i figli di molti lavoratori frequentano le scuole del paese, ma conosco personalmente i dirigenti dell’azienda, vera eccellenza del nostro territorio, e so che stanno facendo di tutto e di più per monitorare la situazione a salvaguardia dei propri dipendenti. L’apprensione comunque c’è, non lo nascondo: speriamo non ci siano particolari ripercussioni per la salute dei nosti concittadini e per il nostro territorio». Il tutto mentre monta la preoccupazione anche tra i lavoratori al momento negativi, che continuano a recarsi regolarmente al Centro Carni per i propri turni.