Due casi positivi ieri sera tra i 351 passeggeri provenienti dalla Gran Bretagna e atterrati a Fiumicino: immediatamente isolati, portati allo Spallanzani, sono stati sottoposti al molecolare e uno dei due, un giovane medico italiano, è risultato positivo anche a questo test. L’Istituto Spallanzani ha già avviato la procedura per sequenziare il virus e scoprire così se ci sia la cosiddetta variante inglese. Un responso che attendono anche altre 5 persone, rientrate in Italia nelle ultime ore dalla Gran Bretagna.
Intanto sta bene ed è asintomatica la donna risultata positiva alla variante britannica del Covid. La paziente non è ricoverata ma è in isolamento con il compagno nella loro abitazione nella zona di Roma. Quest’ultimo, di orgini britanniche, è anche lui positivo ed asintomatico ed era rientrato alcuni giorni fa dal Regno Unito ma su di lui non è stata ancora conclamata la variante. La sua compagna invece ha una forte carica virale. Elemento, quest’ultimo, che avrebbe aiutato a sequenziare il genoma del virus SARS-CoV-2 con la variante riscontrata nelle ultime settimane in Gran Bretagna.
Lo Spallanzani ha comunque comunicato che si sono già verificate, nel corso della pandemia, mutazioni del virus. “Subito dopo l’estate, per esempio”, ha spiegato la direzione sanitaria “il ceppo predominante in Europa, compresa l’Italia, era una variante introdotta, con tutta probabilità, dalla Spagna”.
“Come coordinatori dei laboratori della rete regionale abbiamo provveduto ad allertare tutti i laboratori della rete per intercettare gli eventuali casi da attribuire alla variante”. Per concludere: “E’ verosimile che in futuro si possano verificare altre varianti che vanno sorvegliate con attenzione per verificare i cambiamenti di rilievo”.
Tre tamponi positivi e due dubbi: è questo il risultato dei test molecolari sui 134 passeggeri e sei componenti dell’equipaggio del volo Ryanair da Londra atterrato ieri sera a Palermo. I tamponi antigenici rapidi effettuati dai medici dell’Asp di Palermo e dell’Usmaf avevano dato esito negativo. I successivi controlli hanno purtroppo accertato la presenza di tre contagiati tra i passeggeri, che si trovano tutti in quarantena.
Un altro caso sospetto di coronavirus con variante Uk, è quello, all’esame delle autorità sanitari pugliesi, che riguarda una 25enne rientrata giovedì scorso a Bari da Londra con la febbre, su un volo Ryanair molto affollato. La febbre era stata tracciata dal termoscanner: agli operatori dell’Usmaf (Ufficio sanitario marittimo e aereo di frontiera) la giovane ha detto di avere avuto sintomi para-influenzali già in Inghilterra, dove si era sottoposta a un tampone del quale non aveva avuto l’esito prima di partire. Sottoposta al tampone a Bari, è risultata positiva: il referto verrà esaminato dall’Istituto Zooprofilattico di Foggia per verificare se ci sia variante inglese del virus. Gli altri passeggeri del volo saranno convocati per essere sottoposti al tampone.
Ieri anche all’aeroporto di Ronchi dei Legionari in Friuli Venezia Giulia è atterrato l’ultimo aereo giunto da Londra Stansted: tra i passeggeri è stato riscontrato un caso positivo al Covid-19.Tutte le 136 persone a bordo dovranno sottoporsi alla quarantena fiduciaria, prevista per chi arriva da Paesi a rischio.
Domenica 20 dicembre, intanto, il dipartimento scientifico del Policlinico militare del Celio, che in questa emergenza sta collaborando con l’Istituto superiore della sanità, ha sequenziato il genoma del virus Covid proveniente da una donna risultato positivo con la variante riscontrata nelle ultime settimane in Gran Bretagna.
La paziente e il suo convivente, rientrato negli ultimi giorni dal Regno Unito con un volo atterrato presso l’aeroporto di Fiumicino, sono in isolamento a casa e stanno seguendo, con familiari e contatti stretti, le procedure stabilite dal ministero della Salute.
Repubblica