La Giunta regionale, alla vigilia di Natale, ha approvato il riparto delle risorse a copertura delle perdite dell’anno 2011 fra le aziende sanitarie del Veneto. Con delibera 838 del 15 maggio 2012 erano già state erogate le risorse di derivazione propria regionale. Ora, con la delibera 2728, la Giunta ripartisce tra le aziende sanitarie del Veneto i finanziamenti statali e regionali, previsti a copertura delle perdite dell’esercizio 2011, secondo i criteri e le quantità definite nell’Allegato A e nell’Allegato B. Inoltre viene prevista un’ulteriore erogazione a favore dell’Ulss 16 di Padova di 10.747.770 euro, come da Allegato C, corrispondenti alle spettanze 2011 per fondi indennizzi ex Legge 210/92. A fare la parte del leone, come totale ripiano perdite, è l’Ulss 12 Veneziana con un disavanzo totale di oltre 88 milioni.
Seguono l’Ulss 20 di Verona con oltre 33 milioni, l’Ulss 18 di Rovigo, con oltre 30 milioni. Dello stesso tenore il ripiano delle due aziende ospedaliere: quasi 33 milioni quella di Verona, più di 30 quella di Padova. A non ricevere assegnazioni sono solo otto aziende sanitarie, le più virtuose: Feltre, Bassano, Thiene, Arzignano, Treviso, Asolo, Pieve di Soligo, Este.
Con il provvedimento vengono ripartite le risorse del Fondo sanitario nazionale 2011 (138.530.746 euro); gli introiti derivanti dalle aziende farmaceutiche per il contenimento della spesa farmaceutica (20.033.770,54 euro); gli introiti derivanti dallo sconto dell’1,83% a carico delle aziende farmaceutiche (7.273.801,83); quelli in base a delibera regionale n. 2097/2012, decreto n. 63/2011 e n. 65/2011, L.R. 45/2012, definizione di ulteriori azioni finalizzate al riequilibrio finanziario (99.507.680,94); al decreto n. 40/2011, n. 46/2011, n. 67/2011, n. 69/2011 e n. 12/2012, ulteriori risorse disponibili (11.346.425,76) per un totale di 276.692.425,07 euro.
L’ammontare totale di tali risorse garantisce la copertura del disavanzo finanziario dell’esercizio 2011, ai sensi di quanto previsto nella riunione congiunta del 24 marzo 2011 del “Tavolo tecnico per la verifica degli adempimenti regionali” con il “Comitato permanente per la verifica dei livelli essenziali di assistenza”.
Per l’assegnazione di tali risorse è stato assunto come criterio quello della perdita “parametro”. Quest’ultima è stata determinata non considerando nel risultato d’esercizio civilistico, gli ammortamenti non sterilizzati diversi da quelli relativi ai beni entrati in produzione negli anni 2010 e 2011, gli oneri per ferie come individuati dalla documentazione di bilancio inviata dalle aziende sanitarie, le plusvalenze patrimoniali di valore superiore ad euro 250 mila destinate al reinvestimento, le rivalutazioni/svalutazioni di attività finanziarie legate alle partecipazioni e la quota differenziale rispetto ai tetti di costo stabiliti dalla DGR n.1106/2011.
Il criterio utilizzato per l’assegnazione delle ulteriori risorse disponibili è stato quello del debito scaduto per acquisto di beni di consumo e servizi anche alla luce di quanto disposto con DGR 838/2012 e con DGR 2208/2012.
a cura Ufficio stampa Sivemp Veneto – 29 dicembre 2012 – riproduzione riservata