La giornata conclusiva del 51° Congresso S.I.Ve.M.P. ha fatto il punto su un argomento di assoluta attualità. Si è svolto il Convegno “One Health: il delicato equilibrio tra Uomo Animale e Ambiente”. All’evento, organizzata in collaborazione con la Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva (SIMeVeP) hanno partecipato relatori di assoluto rilievo:
il Dott. Pierdavide Lecchini – Direttore Generale DGSAF del Ministero Salute;
il Dott. Umberto Agrimi – Direttore Dipartimento Sicurezza alimentare, nutrizione e sanità pubblica veterinaria, Istituto Superiore di Sanità;
il Dott. Angelo Ferrari – Commissario Straordinario Peste Suina Africana ;
il Dott. Francesco Feliziani – Responsabile Centro di Referenza Peste Suina Africana, IZS Umbria e Marche;
la Dott.ssa Antonia Ricci – Direttore Generale IZS VE (Centro di referenze Rabbia e Influenza Aviaria);
la Dott.ssa Santina Grazioli – Responsabile Centro di Referenza Afta Epizootica e Malattie, IZS Lombardia e Emilia Romagna;
il Prof. Beniamino Cenci Goga – Ordinario di Ispezione degli Alimenti di Origine Animale – Università di Perugia.
Attualissime le tematiche trattate nel convegno, moderato e coordinato dal Dott. Antonio Sorice, Presidente della SIMeVeP e che hanno chiamato in causa alcune tra le principali emergenze sanitarie che in questi ultimi mesi hanno coinvolto o stanno coinvolgendo l’intera rete dei servizi veterinari territoriali.
Il ruolo fondamentale del Ministero come centro di coordinamento è stato rimarcato dal dott. Lecchini, il focus importante acceso dal Dott. Agrimi sul possibile ruolo degli animali esotici anche nei possibili casi di “spillover” , la necessità di implementare i piani di biosicurezza delle aziende zootecniche evidenziato dalla Dott.ssa Ricci, la fondamentale importanza di mantenere alto il livello di attenzione nei confronti di malattie attualmente non presenti ma potenzialmente devastanti come l’afta epizootica rimarcato dalla dott.ssa Grazioli, l’importanza nella gestione dei piani di contrasto alle malattie infettive rivestita dai nostri sistemi informativi e di contro l’ importanza dei movimenti umani come concausa di diffusione delle stesse sottolineato dal Dott. Feliziani, hanno trovato logica connessione con altre non secondarie tematiche.
Il ruolo da rinforzare dei Servizi Veterinari nella gestione della fauna selvatica, l’ impatto di una comunicazione istituzionale, tecnica e politica che tenga conto anche degli aspetti socio culturali con cui le azioni di contrasto alla diffusione delle malattie si devono necessariamente coniugare sono stati i temi introdotti dal Dott. Ferrari, mentre il corretto uso del termine “One Health” al fine di una sua effettiva applicazione, e l’ necessità di rivedere alcuni parametri forse superati e dogmatici al di là delle effettive implicazioni sanitarie con l’apporto di ricerca ed università sono stati i temi evidenziati dal Prof. Cenci Coga.
L’ intervento del Dott. Aldo Grasselli Segretario Nazionale SIVeMP ha invece richiamato la fondamentale importanza di adeguare gli organici dei Servizi del Dipartimento di Prevenzione, oltre a raccogliere e rinforzare l’ipotesi aggiornare i percorsi di formazione universitaria tarandoli su più moderne necessità ed agganciando la parte pratica della formazione alle attività di campo.
La richiesta del mondo degli stakeholder, rappresentati da
Dott. Davide Calderone – Direttore ASSICA
Dott.ssa Lara Sanfrancesco – Direttore UNAITALIA
Dott. Marco Lucchini – Segretario Generale Fondazione Banco Alimentare
Dott. Antonino Morabito – Responsabile Nazionale Cites, Fauna e Benessere animale Legambiente
Prof. Fabrizio Rueca – Vice Presidente Conferenza Direttori Facoltà di Medicina Veterinaria
intervenuti immediatamente dopo è stata infine tarata sull’importanza di relazioni efficaci e collaborative, evitando proliferazione di controlli ma contemporaneamente rinforzando la capacità delle dinamiche di prevenzione sanitaria fondamentali per intercettare precocemente dinamiche infettive e salvaguardare quindi un mondo produttivo con valori di PIL importantissimi.
Forte e decisa la richiesta di un’alleanza strategica che nel rispetto dei ruoli, alleanza che sviluppi ulteriori sinergie, agganciando così logiche sanitarie a logiche economiche e con quindi un ulteriore obiettivo strategico da affiancare al termine “ONE HEALTH” il concetto di “ONE MISSION”.
I numeri della filiera agricola, zootecnica e del comparto agroalimentare:
Incidenza della filiera agricola e zootecnica:
- Totale produzione agricola: 55,7 miliardi di euro (10,6% del PIL agroalimentare)
Valore percentuale ed assoluto del comparto zootecnico:
- 29% del totale della produzione agricola nazionale
- 16,15 miliardi di euro
PIL del settore agroalimentare made in Italy (2020):
- 522 miliardi di euro ( il 15% del Pil italiano)
- Il saldo della bilancia commerciale agro-alimentare, ha certificato un valore positivo (per il 2020) pari a 2,6 miliardi di euro (Annuario CREA 2020)
Coinvolte:
- 740.000 aziende agricole;
- più di 330.000 aziende attive nella ristorazione;
- circa 230.000 punti vendita al dettaglio
- 70.000 industrie alimentari
- 4 milioni di lavoratori