Cento delegati sindacali delle Ulss padovane e rodigine, raccolti ieri mattina nel centro congressi dell’Abbazia di Praglia a Teolo, hanno ascoltato le importanti novità che porteranno alla vera e propria rivoluzione organizzativa sanitaria che scatterà tra venti giorni. Novità spiegate dalla viva voce dei protagonisti.
Parliamo infatti degli esiti della nuova Legge regionale con la quale dal primo gennaio prossimo prenderanno vita le nuove Ulss uniche a livello provinciale, atte a garantire omogeneità nell’offerta di prestazioni, razionalizzazione della spesa, ottimizzazione nella pianificazione. L’evento, organizzato dalla sede patavina della Cisl Fp, ha visto seduti attorno allo stesso tavolo Luciano Flor, direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Padova, Domenico Scibetta, dg dell’Ulss 16 nonchè commissario delle Ulss 15 e 17, Antonio Compostella alla guida delle Ulss del rodigino, Daniela Volpato e Mary Pallaro in rappresentanza della Cisl, assente l’annunciato Giovanni Faverin che aveva partecipato alla firma per l’accordo sul rinnovo del contratto del pubblico impiego. «La nuova fase di programmazione regionale evidenzia una serie di macro obiettivi strategici – ha sottolineato Pallaro, segretario generale della Cisl Fp Veneto – accompagnati dall’istituzione dell’ente di governance della sanità veneta denominato azienda zero. Quello di oggi è stato quindi uno strategico momento di confronto fra gli operatori della sanità regionale e i delegati sindacali». Chiaro che «questo è un evento molto importante che ha consentito una prima infarinata di nozioni sulla grande riforma della sanità veneta – ha dichiarato Michele Roveron, a capo della Cisl Fp Padova Rovigo ed organizzatore dell’evento -, un cammino che faremo insieme ai nostri delegati perché quanto contenuto nella legge 19 venga messo nel migliore dei modi al servizio degli utenti della nostra sanità». (F.Capp)
IL GAZZETTINO – Martedì, 06 dicembre 2016