Sancita l’Intesa sul Piano di controllo nazionale pluriennale 2023-2027. Per attuarlo sarà istituito un tavolo Ministero-Regioni. Gli obiettivi strategici e le filiere più attenzionate. Intesa e Pcnp
In forza del regolamento europeo 2017/625 gli Stati membri devono assicurare che i controlli ufficiali siano eseguiti dalle autorità competenti in base a un Piano di controllo nazionale pluriennale (PCNP). Il Piano relativo al quinquennio 2023-2027 è stato approvato dalla Conferenza Stato Regioni, confermando nel Ministero della salute l’organismo unico di coordinamento.
Per l’attuazione del PCNP è prevista l’istituzione di un tavolo di lavoro Ministero – Regioni per tutta la durata del Piano.
Obiettivi strategici del Piano di controllo nazionale pluriennale (PCNP) 2023-2027 – Sono obiettivi strategici del Piano: la tutela del consumatore mediante il mantenimento di un elevato livello di protezione della salute umana della salute degli animali della sanità delle piante e della sicurezza alimentare con una ulteriore attenzione verso l’ecommerce.
Il Piano persegue anche il contrasto alle frodi e agli illeciti a danno dei consumatori e degli operatori anche nei settori del biologico e delle indicazioni geografiche registrate, attraverso la cooperazione e il coordinamento tra le diverse autorità competenti e gli organi di controllo.
Filiere – Fermo restando che tutte le filiere produttive sono oggetto delle attività di controllo, il perseguimento degli obiettivi strategici verrà valutato annualmente prestando particolare attenzione alle seguenti filiere: olio d’oliva, latte e derivati, prodotti della pesca e molluschi bivalvi, miele e altri prodotti dell’alveare, cereali, uova, frutta e ortaggi.
Integrato il nucleo permanente di coordinamento– Il Nucleo svolge funzioni consultive nei confronti del Ministero della Salute. E’costituito da dirigenti delle amministrazioni centrali coinvolte nel PCNP, tre rappresentanti delle Regioni un rappresentante dell’Istituto Superiore di Sanità, un rappresentante del Centro di Referenza Nazionale per l’Epidemiologia Veterinaria(COVEPI) e rappresentanti delle forze di polizia. Questa composizione, la stessa del precedente Piano, viene mantenuta, con l’integrazione di un rappresentante del Ministero della difesa.
In caso di attività di controllo al di fuori della programmazione nazionale, le Regioni sono tenute a riportarle nelle sottosezioni del Piano e a programmarle rispecchiando i criteri fondanti del Piano medesimo.
Risorse invariate- All’attuazione del Piano si provvede nei limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie previste dalla legislazione vigente. Sul Piano c’è anche il parere favorevole del Coordinamento interregionale area prevenzione e sanità pubblica della Conferenza delle Regioni.