I Posti di Ispezione Frontaliera (PIF) e gli Uffici Veterinari per gli Adempimenti degli obblighi Comunitari (UVAC) sono Uffici del ministero della Salute, che svolgono attività di tutela della sanità animale e della sicurezza alimentare attraverso controlli sanitari di animali, prodotti di origine animale e mangimi provenienti dall’estero e destinati al mercato comunitario. La relazione evidenzia un aumento delle attività nel corso dell’ultimo anno, per effetto di un aumento delle partite introdotte nel nostro Paese e dell’intensificarsi dei controlli sanitari sugli animali vivi provenienti da Stati Membri che hanno registrato nuovi focolai di malattie infettive.
Attività dei PIF
Nel 2018 sono state importate sul territorio nazionale attraverso i PIF italiani, 48.095 partite di animali, prodotti di origine animale e mangimi di origine animale da oltre 100 Paesi terzi con un aumento dell’1,7% rispetto all’anno precedente. I prodotti della pesca con 35.010 partite (72,8%) rappresentano il gruppo merceologico più numeroso seguito dalle carni con 3.754 partite (7,8%), dagli animali vivi con 2.748 partite (5,7%) e dai mangimi ed integratori con 2.157 partite (4,5%). Inoltre, sono state importate attraverso i PIF italiani 3.269 partite di prodotti di origine non animale ad uso mangimistico.
I controlli sanitari, eseguiti sulla base delle frequenze di controllo programmate, delle valutazioni degli ispettori veterinari, delle disposizioni comunitarie e delle notifiche ricevute tramite il sistema di allerta dell’Unione Europea (RASFF: Rapid Alert System for Food and Feed) hanno consentito il respingimento di 199 partite di merci provenienti dai Paesi Terzi, all’incirca lo 0,4% circa delle partite presentate all’importazione con una percentuale analoga a quella riscontrata nel 2017 (0,4%).
Attività degli UVAC
L’attività degli UVAC, rappresentata ordinariamente dall’organizzazione dei controlli a sondaggio e non discriminatori sulle merci provenienti da Paesi UE, nel 2018 ha visto l’intensificarsi dei controlli nel campo della sanità animale attraverso il monitoraggio delle introduzioni di animali vivi da quegli Stati membri nei quali si sono registrati nuovi focolai di malattie infettive. Inoltre, gli UVAC hanno continuato a svolgere il consueto importante ruolo di gestione dei controlli sanitari sulle merci in stretto coordinamento con le Autorità centrali e locali competenti ed hanno disposto il controllo documentale e fisico su 9.870 spedizioni di animali vivi e prodotti di origine animale (11,01% caprini, 7,59% uova e derivati, 5,31% altri animali vivi, 4,6% ovini, 4,45% equidi, ecc.). Su 9.870 partite in totale, 4.437 sono state sottoposte a controlli di laboratorio e i controlli veterinari effettuati dalle Aziende Sanitarie Locali hanno portato al respingimento/distruzione di 59 partite di merci potenzialmente pericolose per la salute del consumatore o per la salute degli animali.