“Oggi il confronto in Aran con Regioni e Governo si è concluso con un nulla di fatto a parte la definizione di una nuova data per incontrarci” ha dichiarato il presidente FVM, Aldo Grasselli al termine dell’incontro. “L’Aran ha fallito l’obiettivo di avvicinarsi al contratto o ha guadagnato altro tempo per non farlo? A favore di quale obiettivo? C’è un disegno per favorire il regionalismo differenziato e la regionalizzazione dei contratti?”. Guarda la video-intervista a Grasselli di Sanità informazione
“Il Comitato di settore che assiste l’Aran nella contrattazione non ha abbozzato alcuna risposta sul tema del finanziamento del 3,48% per tutto il 2018 e sulle altre voci economiche di cui attendiamo certezza della disponibilità.
Varrà la pena di confrontarci il 21 marzo, data ipotetica del prossimo incontro, solo se la parte fattoriale avrà trovato una soluzione credibile da proporre alle OOSS.
Senza un accordo sottoscritto tra le parti sulla disponibilità effettiva delle entità economiche la trattativa si può definire morta prima del ri-nascere.
Dopo 10 anni non si può tergiversare senza dare risposte a richieste legittime e ormai “storiche”.
Le regioni e il governo hanno ben chiare le nostre richieste, diano quindi risposte altrettanto chiare.
Solo su queste basi la contrattazione può decollare e arrivare presto a destino.
La parte normativa può essere affrontata insieme a quella economica da subito, ma solo quando le entità economiche in gioco sono state garantite da un accordo politico preliminare.
Non vogliamo nemmeno immaginare che non ci sia la volontà datoriale di fare il contratto, ma una nuova inutile riunione in Aran sarebbe una grave provocazione, una offesa della dignità del lavoratori cui saremo costretti a reagire con i mezzi più energici” ha concluso Grasselli.