Nella lettera inviata il 25 gennaio al presidente del Consiglio Gentiloni, al ministro per la pubblica amministrazione Madia, ai presidenti delle Giunte regionali e al presidente Aran, le organizzazioni sindacali della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria minacciano anche il ricorso alla Magistratura per sanzionare l’ulteriore prolungarsi dell’inerzia invocando il diritto al risarcimento del danno procurato ai medici e dirigenti sanitari.
I medici, veterinari e dirigenti sanitari passano all’attacco e intimano a Governo, Aran e Regioni di adottare tutti gli atti necessari per aprire i tavoli di trattativa per il rinnovo del contratto. In mancanza di un segnale concreto – si legge nella diffida inviata – le organizzazioni sindacali agiranno in tutte le sedi competenti compresa quella giudiziaria, non solo civile, per ottenere tutela risarcitoria per i gli iscritti, ma eventualmente anche penale, ove ne ricorrano i presupposti, chiedendo alla Magistratura di sanzionare l’eventuale ulteriore prolungarsi dell’attuale inerzia.
L’illegittimo e forzoso indugio nel riavvio delle trattative, che si protrae nonostante la chiara indicazione del Giudice delle leggi ed i continui proclami istituzionali in merito alla presunta riapertura della stagione contrattuale, dà diritto al risarcimento del danno cagionato al personale della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria.
Leggi il testo della lettera dell’Intersindacale
26 gennaio 2018