I veterinari convenzionati nelle Asl continuano ad essere inquadrati con una variegata tipologia di contratti. Il monitoraggio sull’applicazione dell’Accordo collettivo nazionale della medicina specialistica presentato da un gruppo di colleghi del coordinamento nazionale convenzionati e precari del SIVeMP, nel convegno di Roma del 29 aprile scorso, evidenzia rimarcate difformità a livello nazionale. In Italia oggi il 76,64% dei veterinari convenzionati ha contratti Acn, mentre il 23,36% ha contratti atipici. Ma al di là della percentuale complessiva, è la distribuzione di queste diverse tipologie contrattuali sul territorio ad essere indicativa.
I contratti atipici prevalgono al Nord (177 su 108) e sono quasi in numero equivalente all’Acn al Centro (150 con Acn, 141 atipici). E’ al Sud che la situazione si inverte. Intanto il numero totale dei veterinari convenzionati è assai più elevato (oltre 1.400 in totale), ma è soprattutto il numero dei rapporti di lavoro regolati dell’Acn ad essere di gran lunga preponderante (1.083 contro 330).
Venendo più nel dettaglio, al Nord l’Acn riguarda il 37,90% dei convenzionati, al Centro il 51,54%, mentre al Sud il 98,56%.
Significativi, sotto questo aspetto, i dati del Veneto con 74 veterinari con contratti atipici e solo tre con contratti regolati dall’Acn.
L’incontro aveva proprio la finalità di monitorare la situazione nazionale e rivendicare un’applicazione uniforme delle regole contrattuali su tutto il territorio. Relazioni esaurienti hanno analizzato gli aspetti giuridici e previdenziali dell’applicazione dell’Acn, ma anche quelli organizzativi. Un dibattito ampio in cui è intervenuto anche il segretario nazionale SIVeMP Aldo Grasselli che ha posto le basi di una sorta di costituente SIVeMP convenzionati che sappia, nell’appartenenza e nell’autonomia, acquistare piena rappresentanza. Grasselli ha sottolineato come la scarsa sindacalizzazione che fino ad ora ha caratterizzato la categoria abbia costituito un elemento di debolezza innegabile. Da qui l’invito ai convenzionati ad acquistare una maggiore consapevolezza ed a iscriversi al SIVeMP, casa comune della veterinaria, in cui portare avanti le proprie rivendicazioni in piena autonomia divenendo artefici del proprio destino.
E a proposito di rappresentatività è stato sottolineato come i veterinari convenzionati con le Asl non possano più accontentarsi di un contratto collettivo che pur essendo il migliore possibile oggi, è stato sempre mediato sulle esigenze e le specificità dei medici e non sulle esigenze dei veterinari.
Proprio per ottenere una maggiore rappresentatività un appello del segretario del SIVeMP Veneto Roberto Poggiani. «Mi rivolgo in particolare ai segretari aziendali – dice Poggiani – perchè invitino ad iscriversi quanti più convenzionati possibile delle diverse categorie (Piani profilassi, macelli, sterilizzazioni, eccetera)»
si ringraziano i colleghi che hanno predisposto il monitoraggio per la disponibilità
8 maggio 2011 – cfo-rp – riproduzione riservata