Ha preso il via ieri a Roma la II edizione del corso “Gestione delle eccedenze alimentari e contrasto allo spreco” organizzato congiuntamente da Ministero della salute, Istituto Zooprofilattico Sperimentale Lazio e Toscana e SIMeVeP – Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva.
Il corso intende formare veterinari e medici del Servizio sanitario nazionale, per preparare a loro volta gli operatori alimentari degli enti caritatevoli o d’altre associazioni affini che, secondo la Legge 166/2016 “Disposizioni concernenti la donazione e la distribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici a fini di solidarietà sociale e per la limitazione degli sprechi” (cd Legge Gadda) devono essere adeguatamente formati per la corretta manipolazione e utilizzo degli alimenti.
“La SIMeVeP segue con attenzione il tema dello spreco alimentare a partire dai lavori preparatori per Expo 2015 “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita!” e ha concretizzato il proprio impegno anche attraverso una serie di iniziative formative per favorire la conoscenza e l’applicazione della legge 166/16 e per giungere a superare definitivamente il concetto di “spreco” sostituendolo con quello di “eccedenze”, ricco di possibilità e potenzialità, nell’ottica della collaborazione e sinergia con tutti gli attori coinvolti” ha detto in apertura Antonio Sorice, Presidente SIMeVeP.
“Il coordinamento fra le varie componenti che intervengono nel recupero delle eccedenze rappresenta un “effetto moltiplicatore” nella gestione delle eccedenze alimentari ed è un risultato meno visibile, ma non per questo meno importante, della Legge Gadda– ha detto nel suo intervento Marco Lucchini Direttore Generale della Fondazione Banco Alimentare – in questo senso poter contare sulla competenza dei Veterinari di Medicina Preventiva ci aiuta a far si che tutti i soggetti della filiera agroalimentare possano diventare protagonisti di vera responsabilità sociale, portando anche a nuove forme d’innovazione nel campo del recupero di cibo, collaborando a un reale welfare di comunità“.
“Mettendo a disposizione la propria professionalità e competenza, in particolare sulle corrette prassi igienico-sanitarie, i veterinari di sanità pubblica favoriscono l’incontro fra domanda e offerta di alimenti in eccedenza, assicurando la salubrità degli alimenti recuperati e donati” ha ribadito Sorice. “In questo modo contribuiamo a trasformare gli sprechi in risorse, grazie al paradosso illuminato dell’economia circolare, che rappresenta l’unica strada sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e sociale per affrontare il tema della disponibilità alimentare” ha concluso.
“L’applicazione concreta e quotidiana della legge 166 cd antisprechi passa da collaborazioni come quella tra Banco alimentare e SIMeVeP. La formazione degli operatori della sanità pubblica, e anche degli enti del terzo settore, ha un ruolo molto importante dal punto di vista della prevenzione così come del rispetto delle corrette prassi operative, che garantiscono in questo modo la dignità della persona. La legge si pone infatti l’obiettivo ambizioso di recuperare generi alimentari buoni e sicuri, che attraverso una filiera strutturata ed efficiente del dono possono essere destinati a persone in condizioni di bisogno. Sono davvero contenta che la legge ad un anno dalla sua entrata in vigore, abbia stimolato collaborazioni positive tra imprese, volontariato e ordini professionali, producendo risultati importanti dal punto di vista quantitativo e qualitativo” ha commentato l’on.le Maria Chiara Gadda.
La III edizione del corso si svolgerà a Napoli il 16 e 17 novembre. Visto il grande interesse suscitato tra i veterinari di sanità pubblica e i medici igienisti del SSN si prevedono ulteriori edizioni in altre città d’Italia.
12 ottobre 2017 (fonte Simevep)