Pesticidi contraffatti, ad alto rischio per la salute dei consumatori, perchè finiscono anche nell’agricoltura europea, ma a basso impatto mediatico. A stimare il fenomeno è l’Euipo (l’Ufficio della Ue nper la Tutela della proprietà intellettuale), che questa mattina renderà noto il 10° studio sulla contraffazione in Europa, per settori, e che questa volta analizza un segmento preciso e delicato di prodotti chimici destinati all’agricoltura.
Secondo Euipo, le imprese europee perdono, annualmente, circa 1,3 miliardi di euro di vendite, che più o meno equivalgono al 13,8 %del mercato legale. Tali mancate vendite generano, a loro volta, una perdita diretta di 2 600 posti di lavoro.
Se poi si sommano anche le perdite in termini di entrate pubbliche, sempre nellaUe a 28, fra mancati prelievi fiscali e contributi previdenziali vannomaggiunti altri 238 milioni di euro di danni da contraffazione. Spesso si tratta di sostanze provenienti dalla Cina, a bassissimo costo ma la cui composizione è ignota o semplicemente assente. Inswomma, non si sa cosa ci sia dentro e, anche quando vengono intercettati ed esaminati, si riscontrano elementi nocivi in dosi allarmanti e comunque sopra la soglia di quanto consentito in Europa.
A rimetterci, sul mercato legale, quì è soprattutto la Germania: il principale produttore di pesticidi nella Ue, dove questo settore ha un peso economico pari a 4 miliardi di euro, perde ogni anno 300milioni di vendite legali causa contraffazione e 500 posti di lavoro.
Circa 240 milioni il “danno” per la Francia che detiene un fatturato legale del settore di 3,5 miliardi Mentre l’Italia subisce una perdita pari a 185 milioni annui .
«La contraffazione non risparmia alcun settore _ ha ricordato il direttore di Euipo, António Campinos –e l’industria dei pesticidi, che conta numerose piccole e medie imprese, non fa eccezione».
Il Sole 24 Ore – 8 febbraio 2017