Il Sole 24 Ore. Il coprifuoco alle 22 sembra avere i giorni contati. Oltre al pressing della Lega – ieri Matteo Salvini è tornato alla carica chiedendo una sua revisione già dal 10 maggio senza aspettare il “tagliando” di metà mese – potrebbero pesare sempre di più i dati sui contagi da Covid che continuano a scendere e sono tornati ai livelli di ottobre quando ancora non c’era il coprifuoco. Che scattò per la prima volta con il Dpcm firmato dall’allora premier Giuseppe Conte il 2 novembre all’inizio della seconda ondata e da quel giorno mai più abolito.
Per capire se davvero sarà rivisto il coprifuoco, alzandolo come minimo alle 23, bisognerà aspettare i prossimi giorni e almeno il report dell’Iss di venerdì. Ma se i dati saranno confermati allora il famoso “tagliando” potrebbe scattare prima del 15 maggio, anche se proprio a metà mese si potrebbero vedere gli effetti sulla curva del virus delle riaperture scattate dal 26 aprile insieme a un clima di quasi “liberi tutti” culminato nella festa scudetto dell’Inter con 30mila tifosi assiepati davanti al Duomo domenica scorsa.
«Se i numeri continueranno a essere positivi entro il 10, non entro metà maggio, ci auguriamo che la gente possa tornare a lavorare tutta senza limiti di orario, il coprifuoco, con questo meteo, è un danno alla salute», ha ribadito ieri Matteo Salvini che ribadirà in un incontro con il premier Draghi atteso a breve di eliminare del tutto il coprifuoco. «C’è l’intenzione di rivedere le misure sulla base dell’andamento dei contagi e sono ragionevolmente fiducioso che la misura in tempi brevi possa essere rivista favorevolmente», ha aggiunto il ministro leghista del Turismo Massimo Garavaglia che ieri con il premier Draghi ha rilanciato il turismo in Italia già da metà maggio quando appunto si rivedrà il coprifuoco (si veda pagina 10). Anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio spinge nella stessa direzione: «La ripartenza passa per il turismo ma passa anche per le riaperture in generale: siamo tutti d’accordo che il coprifuoco debba essere superato e stiamo lavorando per superarlo il prima possibile».