Riduzione stipendi e stretta su missioni dei consiglieri regionali: dopo il via libera dei capigruppo , oggi, il nuovo taglio diventerà ufficiale. Tetto di 55 euro ai pasti al ristorante
Si parte con il primo di aprile. La riduzione prevista dall’Ufficio di presidenza, comporta un lavoro di cesello e di accorpamento sulle cinque voci che compongono la busta paga dei consiglieri con riduzioni che spaziano dai 650 euro lordi mensili per i presidenti di Giunta e Consiglio (7.800 euro all’anno circa), a scalare, fino ai 280 euro dei soldati semplici: in media, la maggior parte dei consiglieri, avrà in busta 2.500 l’anno in meno. Come previsto, il calcolo muove dagli stipendi del 31 dicembre 2010, ovvero senza tener conto della riduzione del 10% apportata a inizio 2011 sulle indennità di base. Per questo motivo, solo sull’indennità di carica si registra un incremento di circa 273 euro lordi, che arriva così a 7.607,37 euro al mese (si partiva da 7.334,13). Ma è sulle altre voci che coglie il nuovo corso, a partire dall’indennità di funzione, stabilita cioè in base all’incarico del singolo consigliere. Fatto salvo Coletto, in qualità di assessore esterno, sono previste sforbiciate che vanno dai 425 euro lordi per i presidenti di Giunta e Consiglio (si arriva a 3.072,21 euro), ai 287,89 per i vice (2.194,43 euro lordi in busta). A scalare, -275,44 per gli assessori (1.755 euro); taglio tra i 150 e i 137 euro lordi mensili per tutti gli altri con indennità che spaziano dai 1.316,66 agli 877,77 euro. Leggerissima, invece, la sforbiciata prevista nella diaria in cui finisce anche il rimborso spese chilometrico. In sostanza, la quota fissa, che oggi è di 2.277 euro viene ridotta di 27 euro. Sempre sulla diaria, è calcolata la riduzione di un ventesimo del compenso a seduta in caso di assenza dei consiglieri. Il rimborso spese destinato al trasporto, quota variabile della diaria, resterà invariato, con la possibilità, per chi risiede a Verona o Belluno, di racimolare quasi 3000 euro: del resto, tutte le simulazioni testate si sono rivelate complessivamente più onerose per la macchina. In questo caso, tuttavia è stato abbassato il tetto di liquidazione forfettaria minima delle presenze (10 per i consiglieri, 12 per i capigruppo) prevedendo un ancoraggio maggiore del rimborso alle presenze. Non finisce qui: la delibera prevede infatti una disciplina più rigorosa per le missioni, con soggiorni massimi di 2 giorni, salvo diverse autorizzazioni, l’utilizzo di mezzi pubblici (e taxi nelle metropoli): prima classe per il treno, turistica per l’aereo, massimo 4 stelle per gli alberghi e rimborso a pasto non superiore ai 55 euro in territorio nazionale e 75 all’estero. Tra diaria e indennità, si parla di una riduzione di circa 210 mila euro: «Calcolando tutta la manovra – spiega il presidente del Consiglio Clodovaldo Ruffato – contiamo però di arrivare a risparmi per 500 mila euro l’anno». Congelata, infine, la missione regionale forfettizzata: tolta dalla busta paga, l’idea è di limarla e girarla direttamente ai gruppi.
Il Mattino di Padova – 15 marzo 2012