Si è insediata ieri a palazzo Ferro-Fini, alla presenza del presidente Clodovaldo Ruffato, la speciale commissione d’inchiesta sulla gestione amministrativa dell’Apav (Agenzia regionale per l’ambiente) istituita da un’apposta legge approvata all’unanimità dal Consiglio veneto. La commissione è composta da cinque consiglieri di maggioranza: Cristiano Corazzari, Nicola Finco e Paolo Tosato della Lega Nord e Piergiorgio Cortelazzo e Giancarlo Conta del Pdl e da quattro di minoranza Piero Ruzzante (Pd), Antonino Pipitone (Idv) Diego Bottacin (GM) e Pietrangelo Pettenò (Fsv). Presidente è risultato eletto Piero Ruzzante, vice Piergiorgio Cortelazzo e segretario Nicola Finco. La commissione avrà il compito di acquisire dati e informazioni riguardanti l’attività gestionale dell’Arpav a decorrere dall’anno 2000 sino alla fine della scorsa legislatura quando l’ente fu commissariato.
In particolare saranno analizzati tipologia e costi delle consulenze e dei contratti di collaborazione, delle analisi di laboratorio affidate all’esterno, della gestione amministrativa del personale, e le procedure e i costi relativi alla realizzazione della nuova sede regionale e alla ristrutturazione delle sedi decentrate e infine verranno analizzati gli acquisti di beni e servizi.
«L’obiettivo del nostro lavoro non è quello di sostituirci alla magistratura e promuovere processi ma fare luce sulle responsabilità politiche che hanno portato Arpav alla situazione di difficoltà che tutti conosciamo. E’ una sorta di operazione-verità che entro sei mesi dovrà consentirci di avere una visione organica della questione». Ad affermarlo, in una nota, è il vicecapogruppo del Pdl in Consiglio regionale Piergiorgio Cortelazzo, da oggi anche vicepresidente della Commissione d’inchiesta. «Accompagnerò il presidente Piero Ruzzante e il segretario Nicola Finco in questa nuova avventura con lo spirito di chi vuole fare chiarezza senza però clamori o polemiche – prosegue – è il momento della serietà e della responsabilità. Ci attende un compito delicato». Cortelazzo entra infine nel merito del metodo di lavoro che sarà adottato dalla Commissione appena nata: «Faremo diverse audizioni ricostruendo i fatti, ma senza nessun intento inquisitorio».
29 marzo 2012