Tra le mura domestiche, a Piove di Sacco, R.N., un’intraprendente signora di 56 anni, si era ritagliata lo spazio per un laboratorio in proprio dove confezionava (e vendeva) collarini e guinzagli per cani.
Tutti griffati con marchi contraffatti: Prima Classe di Alviero Martini, Fendi, Luis Vuitton e Burberry. La donna operava senza dare nell’occhio, ovviamente nascosta al Fisco. E nessuno, per altro, le obiettava mai nulla. Ci ha pensato la Guardia di Finanza di Piove di Sacco a interrompere gli affari dell’imprenditrice
in nero: nei giorni scorsi i militari delle Fiamme Gialle hanno perquisito la casa della 56enne e hanno sequestrato una ventina di collari e guinzagli destinati ai migliori amici dell’uomo. Non collari qualunque, ma perfette imitazioni di stili inconfondibili agli amanti delle firme: dalle carte geografiche che hanno fatto la fortuna dello stilista Alviero Martini, alle trame scozzesi della Burberry. Passando per le due «effe» incrociate e per quell’acronimo «LV», simbolo del lusso. Lei invece, che quelle cose le realizzava e le vendeva, è stata indagata dal sostituto procuratore Sergio Dini per contraffazione di marchi dal momento che R. N. non si faceva scrupoli nel piazzare sul mercato i suoi manufatti, propinandoli ai suoi clienti come merce di marca. L’inchiesta è nata grazie ad una soffiata arrivata negli uffici della Finanza di Piove. Ad un militare era stato detto che in quella casa si realizzavano, in nero, dei guinzagli che poi venivano commercializzati spacciandoli per lavorazioni d’alta moda a prezzo di mercato.
Corriere del Veneto – 19 marzo 2014