In seduta straordinaria approvato il testo che integra e modifica il testo già pubblicato in Gu che stanziava circa 108 miliardi di euro per il finanziamento del Ssn. L’accordo consente all’Abruzzo di rateizzare i pagamenti alle altre Regioni e relativi alle prestazioni sanitarie effettuate nel 2009. Il documento anticipato da Qs.
Semaforo verde della Conferenza Stato Regioni, riunita in seduta straordinaria alla nuova proposta su riparto del Fsn 2012 (vedi anticipazione e testo su Quotidiano Sanità) che consente alla Regione Abruzzo di rateizzare in due anni i pagamenti dovuti alle altre Regioni e relativi alle prestazioni sanitarie effettuate nel 2009 dai cittadini abruzzesi al di fuori dell’Abruzzo. Nel 2009 infatti, anno del terremoto, il flusso verso le altre Regioni, per motivi sanitari, aumentò vertiginosamente.
“Si è trattato – si legge in una nota del Ministero per gli Affari Regioni e le Autonomie – di una modifica tecnica all’accordo sul riparto del fondo sanitario nazionale 2012 (Patto per la salute). L’intesa sulla modifica testimonia la solidarietà tra le Regioni su problemi delicati come quelli relativi alle prestazioni sanitarie e dimostra altresì la compartecipazione e condivisione a tali problemi da parte del Governo”.
“La modifica richiesta dalla Regione Abruzzo e condivisa dalla Conferenza delle Regioni e dal Governo – ha commentato Graziano Delrio, Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie – è stata accolta in spirito di collaborazione tra le istituzioni e di solidarietà con i cittadini dell’Aquila, che si sono dovuti curare in altre regioni rispetto alla propria”.
“La modifica richiesta si è concretizzata – ha dichiarato il presidente dell’Abruzzo, Gianni Chiodi – permettendo lo spostamento della rateizzazione delle somme dovute per la mobilità extraregionale dell’anno 2009, pari a 15 milioni, dai costi di competenza, ai flussi di cassa. Cosa che altrimenti – conclude il Presidente – avrebbe penalizzato l’Abruzzo imponendogli di appesantire il conto economico di doppi cosi e avvantaggerebbe altre regioni”.
Quotidiano sanità – 21 giugno 2013
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