Non hanno vinto ma hanno superato i concorsi e sono entrati nelle graduatorie, ma la legge di Stabilità ha bloccato il turn over e ‘de facto’ ha cancellato le aspettative di 80mila persone di cui 31mila nella sola Sanità. Comitato XXVII Ottobre: “Il Governo ci deve delle risposte. Non si possono cancellare in questo modo i diritti di migliaia di persone”.
Non hanno vinto i concorsi per entrare nella pubblica amministrazione ma sono in ogni caso risultati idonei e hanno per questo avuto il diritto ad entrare nelle graduatorie e attendere una ‘chiamata’ dalla Pa. In alcuni casi stiamo parlando di attese anche di anni, ma che con l’ultima legge di Stabilità che ha bloccato il turnover, sono ormai diventate pressoché vane per circa 84 mila persone, di cui 31 mila nella sola sanità come riporta un primo monitoraggio del Formez.
Tutti ‘idonei’ della Pa che per rivendicare i loro diritti contro il blocco del turn over che di fatto cancella le loro aspettative domani scenderanno in piazza Montecitorio in segno di protesta. “Saremo in piazza – spiega il presidente del Comitato XXVII Ottobre, Alessio Mercanti – perché rivendichiamo un nostro diritto e siamo pronti anche a ricorrere alla Corte di Giustizia Ue. Il Governo deve darci delle risposte”.
“Stiamo parlando – sottolinea – di migliaia di persone che sono idonee e che sono in graduatoria da tempo e che in alcuni casi lavorano come precari nella stessa amministrazione. Inoltre i numeri sono solo una stima perché le amministrazioni non erano obbligate ad aderire al monitoraggio, le persone coinvolte potrebbero essere anche di più”.
In questi anni si era cercata una soluzione condivisa con il Governo, dal blocco dei concorsi al monitoraggio del fenomeno fino alla possibilità per le amministrazioni pubbliche di attingere alle varie graduatorie per i profili d’interesse. E poi, come una doccia fredda è arrivata l’ultima legge di Stabilità che ha bloccato il turn over fino al 2016. “Con il paradosso – spiega Mercanti – che le graduatorie degli idonei sono valide proprio fino a fine 2016 (sono state prorogate dall’ex Ministro della Pa D’Alia). Insomma, una vera e propria beffa. Gli idonei, oggi, sono come ‘morti’ che camminano”.
Qs – 10 febbraio 2015