Un esercizio positivo che, pur tra qualche difficoltà gestionale, dà modo al sindacato di godere di una sostanziale tranquillità economica. Si è quindi passati alle relazioni tematiche dei componenti della segreteria nazionale. Zaccaria Di Taranto ha trattato delle varie ipotesi di contratto collettivo nazionale e della riduzione dei comparti e delle aree trattanti. Nevio Guarini ha affrontato il tema dell’utilizzo dei permessi sindacali retribuiti e per l’aggiornamento facoltativo. Quanto ad Anselmo Intrivici ha relazionato sull’attivazione dell’Osservatorio sulle intimidazioni ai veterinari pubblici e sulla predisposizione di un questionario per monitorare il fenomeno. Gli aspetti previdenziali sono stati al centro della relazione di Giuseppe Torzi che ha presentato, nello specifico, il nuovo Fondo Sanità cui il SIVEMP ha aderito e che si rivolge in particolare ai colleghi più giovani.
Romano Zilli, presidente Easvo, che ha anche coordinato i lavori congressuali, è intervenuto sulle principali novità normative in discussione al tavolo comunitario nei campi delle politiche di sanità animale, visite ispettive ai macelli e trasporto e benessere animale. In particolare si è discusso della proposta dei Paesi del Nord Europa che vorrebbe la sostituzione del veterinario ispettore dipendente dalle Asl con personale addetto alle ispezioni dipendente della stessa ditta produttrice. Una proposta che avrebbe effetti devastanti in termini di sicurezza alimentare, visto che verrebbe “eliminata” la terzietà del controllo pubblico.
Si è quindi passati alla presentazione e discussione delle mozioni congressuali. La delegazione veneta ha presentato una mozione che chiedeva l’impegno della segreteria nazionale a sollecitare il recepimento dell’Accordo collettivo nazionale sui convenzionati nella Regione Veneto e in quelle regioni in cui non fosse stato ancora applicato. La proposta del Veneto, approvata all’unanimità, è stata sostenuta anche dal segretario regionale SIVeMP dell’Umbria Giovanni Lo Vaglio.
«Credo che sia prioritario che ci occupiamo dei colleghi più deboli e meno tutelati ha detto nella presentazione il segretario veneto Roberto Poggiani – che sono peraltro indispensabili allo svolgimento delle attività istituzionali». E ha aggiunto: «Ci attende un “lungo inverno” di tre anni. Non ci nascondiamo le difficoltà del momento odierno. Per questo ci stiamo attrezzando con un’agenzia di stampa e un sito internet, più “piccolo” e non alternativo a quello nazionale, con la mission però di essere tempestivo nell’informazione e “scomodo” quando occorre».
Mozione degli Izs, quindi, sui titoli necessari all’accesso al servizio sanitario nazionale (dottorato di ricerca, specialità, eccetera) che è stata approvata dopo un ampio dibattito.
Il SIVeMP Lombardia ha presentato una mozione sul rispetto delle attività afferenti alle singole aeree funzionali. Il segretario nazionale Grasselli ha proposto che questo rispetto vada preteso anche per l’attività di pronta disponibilità. Dibattito particolarmente partecipato ha suscitato, poi, la presentazione di una mozione da parte della delegazione siciliana che proponeva un mutamento del sistema organizzativo interno e in particolare la riduzione da nove a sei del numero dei componenti la segreteria. Coma fatto notare da Poggiani, la mozione non poteva essere discussa dal congresso, in quanto implicava una modifica dello Statuto. L’approfondimento è stato rinviato ad altra e più idonea sede.
Claudio Rossi, della delegazione lombarda, ha analizzato l’attuale visione che politica e parte datoriale vogliono far passare: con statali dipinti come fannulloni e operai lavativi. Quanto alla necessità di rafforzare le peculiarità sindacali, Rossi ha messo in guardia dal rischio di neocorporativismo. Sul “federalismo sindacale”, ha aggiunto: «è la giusta via per gli aspetti contrattuali locali, ma è necessario avere sempre e comunque, un sindacato nazionale forte».
«La delegazione veneta si è distinta per la presenza, la puntualità e la partecipazione attiva – commenta Poggiani – ai delegati il nostro ringraziamento per l’impegno costante».
7 novembre 2010