Marzio Bartoloni, Il Sole 24 Ore. Il Covid non rallenta più, anzi i contagi tornano a salire in modo significativo in Italia come sta accadendo in molti Paesi europei: dall’Inghilterra alla Germania dalla Svizzera all’Olanda fino alla Francia. Ieri il balzo dei nuovi casi è stato significativo con 60.191 contagi, oltre 13mila in più di martedì scorso (+30%) quando erano stati 46.631. Tornano però a scendere i ricoveri (-18 terapie intensive e -213 ricoveri), vero termometro di questa fase dell’emergenza, anche se gli effetti sugli ospedali di questo mini balzo di casi si registreranno non prima di 7-10 giorni.
Con il dato di ieri è il quarto giorno consecutivo di crescita rispetto alla settimana precedente. Tanto che secondo gli esperti l’indice di contagio R-t, dopo un mese di valori in ribasso, si sarebbe di nuovo avvicinato a 1. Con l’analisi delle sequenze genetiche che indica che la variante Omicron non è più sola: sono almeno tre i suoi sottogruppi in circolazione del Paese. Elementi questi di uno scenario in evoluzione sul quale è presto per fare previsioni. Ma, complice anche la primavera che tarda ad arrivare, è chiaro che il virus sta tornando a circolare in modo più intenso.
Walter Ricciardi, professore di Igiene alla Cattolica di Roma e consulente del ministro della Salute, non ha dubbi: questi dati sono «un segnale d’allarme legato al fatto che la guardia è un po’ allentata». «Le vaccinazioni non stanno andando al ritmo che ci aspetteremmo. Siamo assolutamente in tempo per evitarlo però – sottolinea Ricciardi – non dobbiamo abbassare la guardia. Si chiude l’emergenza giuridica il 31 marzo ma questo non significa che è finita l’emergenza sanitaria. Questi segnali d’allarme depongono contro ogni tentativo di smantellare questi strumenti di protezione». Il consulente del ministro Speranza in particolare boccia l’ipotesi di arrivare troppo presto all’addio alle mascherine al chiuso. «Se le togliamo – ricorda Ricciardi – è chiaro che, come si sta dimostrando in Inghilterra, Svizzera, Olanda, questo significa dare spazio libero a Omicron 2 che è ancora più contagiosa di Omicron 1 che era già più contagiosa di tutte le altre».