Un capriolo perde l’equilibrio e cade dal cavalcavia, finendo, dopo un volo di diversi metri, sul tetto di un’auto: illeso il conducente. Ha davvero dell’incredibile l’incidente occorso nel tardo pomeriggio di mercoledì ad un automobilista che stava transitando sulla provinciale Serenissima. L’uomo, R.D., era alla guida del mezzo della sua ditta, un Fiat Qubo bianco. Il cinquantasettenne stava facendo delle consegne per conto di un’impresa che produce pannelli solari in zona Quari destra, alla periferia di Cologna. Stava percorrendo la strada a scorrimento veloce che dalla città del mandorlato si connette alla Nuova Padovana, in direzione San Bonifacio. Una volta giunto all’imbocco del cavalcavia di Baldaría, ha sentito un tremendo tonfo sull’abitacolo, ha visto scendere dal tettuccio sul cofano un capriolo adulto, del peso di quasi 70 chilogrammi, gravemente ferito. Lo spavento è stato grande e in un primo momento l’artigiano ha temuto un lancio di sassi dal cavalcavia, un gesto incivile che in passato ha pure causato delle vittime innocenti.
Invece si trattava di un animale. Il quale, dopo essere stato sbalzato a terra, si è trascinato malamente per una quindicina di metri, con una grave ferita all’addome e sul muso, prima di stramazzare a terra esanime. Qualche minuto dopo è stato spostato sul ciglio della strada, per non intralciare il traffico su un’arteria frequentata. Anche se lo choc è stato forte, fortunatamente R.D. è riuscito a mantenere il controllo del veicolo e a frenare. Una volta sceso dall’auto ha chiamato i vigili urbani, segnalando che «un capriolo gli era piovuto dal cielo sul tetto dell’automobile».
I danni al veicolo sono ingenti perché sia la capote che il cofano del Qubo sono stati ammaccati dall’animale. Persino il paraurti anteriore è rimasto danneggiato nell’impatto. Per fortuna, però, il conducente ha avuto la prontezza di riflessi di arrestare il mezzo e non si è fatto nulla. Arrivati sul posto, gli agenti dell’Unione Adige Guà non hanno potuto far altro che constatare i danni, rimandando la rimozione della carcassa al giorno successivo, quando avrebbero trovato un veterinario dell’Ulss 9 Scaligera disponibile a constatare il decesso e a consentire lo smaltimento. Tuttavia, sorpresa nella sorpresa, si è verificato un curioso fuoriprogramma. Durante la notte, infatti, qualcuno deve aver pensato che, viste le temperature non ancora elevate, uno spezzatino di capriolo non sarebbe stata una brutta idea. Così, ieri mattina, quando la polizia locale si è recata sul luogo dell’incidente non ha più trovato l’animale.
Non è la prima volta che un capriolo sconfina nelle strade della pianura, scendendo dalle colline o uscendo da qualche allevamento. E la prima volta però che un animale selvatico di quella stazza cade su una via trafficata da un’altezza di dieci metri. È stato un miracolo che oltre all’animale non ci siano state conseguenze gravi anche per le persone in transito.
L’Arena – 5 maggio 2017