La mannaia della «spending review» non si abbatterà sugli ospedali veneti. E Jesolo, che nell’Asl 10 poteva essere il presidio più a rischio, può tirare un sospiro di sollievo. Lo ha confermato ieri pomeriggio l’assessore regionale alla sanità, Luca Coletto, a margine della visita al centro medico San Biagio a Fossalta di Portogruaro. «La nostra sanità non ha la febbre. Lo possiamo dire con tranquillità», ha detto Coletto, «visto che la cura legata alla spending review non ci tocca minimamente.
Abbiamo già raggiunto l’obiettivo principale dei 3,7 posti letto per mille abitanti. Anzi, col nuovo piano socio sanitario il nostro obiettivo è arrivato a 3,5. Né abbiamo in Veneto piccoli ospedali sotto gli 80 o 120 posti letto». Ciò non esclude che un ragionamento sull’Asl 10 andrà fatto, con i suoi tre ospedali e la Rizzola.. «La soluzione ci deve essere», ha concluso Coletto, «da qualche parte riusciremo a riconvertire qualche sito. Dire quale non lo so, perché questo dovrà avvenire facendo degli accordi territoriali con i sindaci e con i consiglieri del territorio. Ma questo non può essere letto come del terrorismo. L’ospedale deve servire a curare chi sta veramente male. Le persone, nell’80 per cento dei casi, quando vanno in ospedale, lo fanno per avere dei servizi: la radiografia, il prelievo. I servizi si possono dare meglio e più vicini al territorio anche attraverso centri come il San Biagio»
La Nuova Venezia – 8 luglio 2012