I consumi sono stabili, ma ci sono ancora distorsioni lungo la filiera cunicola. E’ la denuncia dei produttori del nord est riuniti d’urgenza in Coldiretti Veneto ieri a Mestre per valutare il pesante andamento dei prezzi di mercato.
“Rispetto ad un anno fa il valore della carne di coniglio è ribassato del 30% – ha detto il direttore regionale Pietro Piccioni – la causa è riconducibile anche alle importazioni estere, in particolare quelle francesi, immesse nel sistema in poca quantità ma sufficiente a destabilizzare ulteriormente il settore. I consumatori continuano però a pagare alla Grande Distribuzione Organizzata sempre lo stesso identico prezzo. Non ha aiutato – hanno commentato i presenti – neanche l’uscita dalla Commissione Unica Nazionale (Cun), creata dal Ministero per portare trasparenza nella contrattazione, di importanti gruppi come “Veronesi” che dapprima ha sostenuto l’iniziativa per poi allontanarsi senza apparente motivo. L’allarme condiviso è che il persistere di tali condizioni condurrà alla scomparsa degli allevamenti cunicoli italiani.
Fonte: Coldiretti – 24 febbraio 2015