Si è chiuso con un consistente segno più il bilancio 2013 dell’Usl 15, l’azienda sanitaria dell’Alta Padovana che comprende 28 Comuni e raggruppa un territorio di quasi 600 chilometri quadrati. «Il rendiconto relativo all’esercizio dello scorso anno – ha fatto sapere ieri Francesco Benazzi, direttore generale dell’Usl 15 – evidenzia un risultato economico positivo pari a poco più di 5 milioni di euro.
Nello specifico, rispetto al 2012, c’è stata una riduzione del 3% circa dei costi della produzione, che sono passati da 445 milioni e 736mila euro a 432 milioni e 527mila euro. Questi numeri sono stati possibili grazie ad una politica aziendale che ha visto e vede avvicinare l’ospedale al territorio e ai pazienti, in modo da ridurre le spese da un lato e aumentare i benefici dell’utenza dall’altro, anche e soprattutto in fatto di comodità».
Ancora qualche dato. Nel corso del 2013, i ricoveri sono stati circa 28.300, con un tasso di occupazione dei posti letto del 79%. La quota di ospedalizzazione si è fermata, invece, al 125 per mille contro un valore standard di 140. Mentre l’assistenza specialistica ambulatoriale è stata erogata in 8 sedi territoriali aziendali, con un volume di circa 3 milioni e 750mila prestazioni ed un fatturato che si aggira intorno a 55 milioni di euro. Il sostegno domiciliare, infine, si è mantenuto a livelli elevati, trattando complessivamente oltre 7mila pazienti.
«Un vivo ringraziamento va alla Giunta regionale ed al segretario regionale alla Sanità Domenico Mantoan – aggiunge il direttore generale dell’Usl 15 – per il contributo straordinario che ci è stato erogato allo scopo di fronteggiare i debiti nei confronti dei creditori, riducendo in tal modo i tempi di pagamento agli stessi fino ad arrivare ai 60 giorni come previsto dalla legge. Due mesi – evidenzia Benazzi – contro i 6 che rischiavano di diventare una necessaria, ma antipatica consuetudine». Come scritto in avvio, l’azienda dell’Alta Padovana «amministra» 28 Comuni, tra cui (solo per citare i più grandi): Cittadella (dove l’Usl 15 ha sede, in via Casa di Ricovero) e poi Campodarsego, San Martino di Lupari, Camposampiero, San Giorgio delle Pertiche, Villafranca e Piombino Dese. «Con umiltà ma, allo stesso tempo, con estrema convinzione – conclude il dg Benazzi – posso affermare che i circa 5 milioni di attivo non rappresentano altro che il frutto di una buona amministrazione, che ha ottimizzato le risorse senza intaccare la qualità dei servizi e delle prestazioni».
Davide D’Attino – Il Corriere Veneto – 1 luglio 2014