Tra maggioranza e opposizione sulla gestione Covid la frattura è insanabile con la commissione speciale d’inchiesta guidata da Francesca Zottis (Pd) che si divide e in consiglio regionale arriveranno due relazioni. Quella di maggioranza del centrodestra, 133 pagine con i verbali dei protagonisti dei 19 mesi di audizioni e il plauso al “modello di sanità, un’eccellenza riconosciuta dal ministero e dall’Iss”. Il dossier del centrosinistra, invece, si condensa in 45 pagine, con rilievi che riguardano il calcolo delle 1.000 terapie intensive, i ritardi informatici sulla trasmissione dell’indice Rt e il boom del 95% degli asintomatici, come sottolinea Elena Ostanel (VcV). Una strategia che ha consentito al Veneto di restare in “zona gialla” senza restrizioni nell’autunno 2020, mentre la curva dei decessi registrava un’impennata record.
“Con il lavoro svolto da questa commissione d’inchiesta è stato compiuto un atto istituzionale doveroso, rispettoso della dignità di chi ha perso la vita nei terribili mesi che hanno segnato soprattutto la seconda ondata della pandemia in Veneto e degli operatori sociosanitari che hanno sacrificato tutta la loro vita per tutelare la salute altrui”. In occasione della chiusura dei lavori, questo il commento di Francesca Zottis, presidente della Commissione speciale d’inchiesta sull’andamento in Veneto dei contagi e dei decessi da SARS-CoV-2 durante la pandemia con particolare attenzione alla seconda “ondata”.
“Quella fu una tragica quanto imprevedibile fase. Ma, nel tirare le somme, la commissione ha anche fatto emergere le fragilità del sistema sanitario. Fragilità che hanno pesato fortemente sul sistema Veneto. Carenze, in termini di mezzi e investimenti, che richiedono oggi risposte e soluzioni incisive. L’auspicio è che il Consiglio e la Giunta regionale accolgano le critiche e le proposte fatte, investendo concretamente e completando così un lavoro che ha come approdo finale il miglioramento della nostra sanità. Un bene primario e comune irrinunciabile”.
La minoranza
“Oggi sono stato alla ultima seduta della Commissione Speciale d’inchiesta sulla Seconda Ondata della pandemia, avviata un anno e mezzo fa in Consiglio regionale. Un lavoro lungo e molto utile per evidenziare ciò che è accaduto in quel periodo drammatico, in cui il Veneto ha avuto la mortalità da Covid-19 più alta d’Italia”. Così il Portavoce dell’opposizione in Consiglio regionale, Arturo Lorenzoni che aggiunge: “
Sono state votate due relazioni distinte, la prima votata dalla maggioranza e la seconda dalla minoranza, ricche di dati, ma profondamente diverse nella lettura dei fatti. Sono grato alle colleghe Zottis (Pd), presidente della Commissione, Baldin (M5S), Bigon e Camani (Pd) e Ostanel (VcV), che hanno prodotto un documento capace di evidenziare le incongruenze delle scelte operate dall’amministrazione regionale nell’autunno 2020.
La discussione si farà in aula nei prossimi giorni. Molte delle domande che ponemmo allora sono tutt’ora inevase. I dubbi che personalmente avevo su quanto accaduto, sono ora decisamente maggiori”.
“Abbiamo lavorato con impegno e serietà, nel rispetto di chi è morto e ha sofferto, con la volontà di comprendere le cause e verificare la responsabilità di quanto accaduto con la seconda ondata della pandemia in Veneto; non abbiamo mai rinunciato al tentativo di ricercare la verità, malgrado l’atteggiamento ostativo della maggioranza e la reticenza di alcuni degli auditi”.
Con queste parole, le consigliere regionali di minoranza Vanessa Camani (Pd), Elena Ostanel (VcV) ed Erika Baldin (M5s), componenti della commissione speciale d’Inchiesta sulla seconda ondata della pandemia in Veneto, commentano “la chiusura formale di un lavoro che, tra numerose audizioni e 13 sedute, è durato complessivamente 19 mesi”.
Vanessa Camani, correlatrice del provvedimento per l’Aula e presentatrice della relazione di minoranza, evidenzia che “i numeri di contagi, ricoveri e decessi, che hanno travolto il Veneto a cavallo tra l’autunno 2020 e l’inverno 2021, sono impressionanti: 8.282 morti da ottobre a marzo. Peggio di noi solo la Lombardia, con 13 mila decessi ma con il doppio della popolazione. Le misure adottate dalla Regione Veneto in quei mesi non sono state oggettivamente sufficienti per contenere la diffusione del virus. Malgrado questo bilancio disastroso e gli appelli di scienziati e organizzazioni sociali, il presidente Zaia non ha mai spiegato perché non abbia mai voluto assumersi la responsabilità politica di adottare misure di contenimento più stringenti, unico vero antidoto contro la pandemia”.
Elena Ostanel invece sottolinea come “abbiamo assistito per troppo tempo a reiterate negazioni dell’evidenza, a reti unificate, dalla sede della Protezione Civile di Marghera. Sappiamo che i dati forniti per il calcolo dell’RT su asintomatici non sono stati sempre tempestivi e corretti. Sappiamo che ci sono state contraddizioni pesanti tra i numeri delle Terapie intensive dichiarate e quelle realmente attive. Sappiamo che l’esclusivo screening nei contesti sanitari con i tamponi rapidi non era in linea con le linee guida nazionali. Cosa sarebbe successo se i dati fossero stati caricati tempestivamente e si fosse scelto lo screening del personale sanitario con tamponi molecolari?”.
Erika Baldin, dal canto suo, pone l’accento sul fatto che “chi ha visto un parente morire abbandonato all’interno di una casa di riposo ha diritto alla verità. Come mai quegli anziani non sono sempre arrivati nelle terapie intensive? E come mai i vertici della Regione, compreso Zaia, come emerso dalle intercettazioni rivelate dalla trasmissione Report, hanno scelto deliberatamente di non ascoltare gli allarmi del professor Crisanti sull’uso dei tamponi rapidi negli ospedali e nelle Rsa, ignorando e anzi screditando il suo studio poi pubblicato sulla rivista Nature? Una cosa è certa: questa vicenda non si chiude qui. Vedremo già nei prossimi giorni cosa emergerà dall’inchiesta della Procura di Padova che coinvolge i vertici della sanità veneta”.
“Per la prima volta arriva in Consiglio regionale una relazione di minoranza a conclusione dei lavori di una commissione d’Inchiesta – ricordano in conclusione Vanessa Camani, Elena Ostanel ed Erika Baldin – Questo dimostra quanto sia necessario fare chiarezza. Lo faremo tra un paio di settimane in aula, confidando nella presenza del presidente Zaia”.
La maggioranza
“Abbiamo presentato e votato in commissione speciale d’Inchiesta sul Covid la relazione conclusiva relativa all’andamento dei contagi e dei decessi per Covid in Veneto durante la prima e la seconda ondata pandemica”.
Lo rendono noto, il segretario della commissione speciale d’Inchiesta, Sonia Brescacin (Intergruppo Lega/LV), presidente della commissione consiliare Sanità, e il vicepresidente Milena Cecchetto (Intergruppo Lega/LV), a seguito “della votazione in commissione della relazione conclusiva della maggioranza”.
“La commissione – spiegano le consigliere regionali- aveva il compito di accertare le cause che hanno influito sull’andamento della pandemia da Sars-Cov-2 e le azioni intraprese per la sua gestione. Abbiamo affrontato tutti gli aspetti attraverso l’analisi dei documenti e l’ascolto degli esperti auditi durante le numerose sedute di commissione. È stato confermato che il Veneto ha affrontato un’emergenza mondiale inedita, con una forte e strutturata rete di sanità pubblica (dipartimenti di prevenzione, laboratori analisi, dipartimenti di emergenza urgenza, etc.), con il coinvolgimento della comunità e l’integrazione dei servizi sanitari e ospedalieri a livello locale. Tutto ciò ha consentito, allo scoppio dell’epidemia Sars-Cov-2, di potenziare un sistema già esistente basato sulla comunità, attraverso sforzi di sanità pubblica forti e aggressivi per individuare e isolare casi e contatti iniziali in modo tempestivo e ridurre al minimo i contatti non necessari”.
“La commissione – chiariscono Brescacin e Cecchetto – ha adottato un metodo di analisi basato su dati oggettivi e approfondimenti scientifici; è stata esaminata anche un’imponente mole di letteratura scientifica, di caratura internazionale, che si è rivelata particolarmente approfondita. Esemplari sono state le conclusioni apportate dalla prestigiosa rivista ‘Lancet’, sul tema della mortalità. ‘Dalle analisi riportate nello studio internazionale, emerge come il numero di decessi, rapportato alla popolazione residente, posiziona il Veneto tra le regioni italiane con il più basso impatto in termini di mortalità. Tale dato, congiuntamente con il rapporto tra eccesso di mortalità per tutte le cause e i decessi attribuiti a COVID-19, evidenzia chiaramente come la capacità di testing ha consentito di individuare ed identificare un numero elevato di casi, contribuendo a contrastare la diffusione e limitare il contagio e conseguentemente anche i decessi che, come anticipato, sono tra i più bassi tra tutte le regioni italiane’, è possibile leggere nelle conclusioni di questo capitolo del rapporto della Commissione”.
“Come maggioranza, fin dall’inizio, a partire da giugno 2021, c’è stata la massima collaborazione e trasparenza – rivendicano Brescacin e Cecchetto – Con impegno e responsabilità abbiamo affrontato ed esaminato gli anni complicati della pandemia, studiando le azioni intraprese. La nostra relazione è suddivisa in capitoli: competenze e organizzazione dei lavori; attività della Regione Veneto e sue strutture; provvedimenti emergenziali; comitato scientifico regionale; ecc. Capitoli che spiegano le azioni e gli interventi intrapresi durante la pandemia, il fronte degli ospedali, le cure domiciliari e le RSA. E’ stato analizzato l’impatto dell’emergenza sanitaria, degli interventi e delle strategie attuate per il contrasto alla diffusione virale, in uno scenario epocale come quello che abbiamo vissuto, in territori diversi. Sono state inserite delle ‘conclusioni’ al termine di ogni sezione, elaborate sulla base di quanto è emerso nel corso delle audizioni”.
“Oggi – concludono Sonia Brescacin e Milena Cecchetto – siamo giunti alla conclusione di un percorso molto importante. Ora la relazione sarà votata in Aula consiliare e gli atti della commissione d’Inchiesta saranno inviati alla Procura”.