La direzione generale dell’Ulss 14 Chioggia smentisce un articolo apparso sul Gazzettino del 25 agosto in cui si denunciava la mancata risposta del veterinario alla richiesta di una turista il cui cane si era sentito male.
“Il veterinario c’era e ha risposto immediatamente alla richiesta di soccorso, come prevede il progetto Vacanze Sicure – dice il comunicato dell’azienda sanitaria -. Inoltre non risulta alcuna telefonata al responsabile veterinario dell’Ulss 14. L’articolo pubblicato su Il Gazzettino di Venezia, intitolato “Cane in fin di vita, veterinario introvabile”, dice il falso e getta discredito gratuito sulla Direzione Aziendale e sul suo operato. Visto che lo scopo di un articolo è descrivere la verità e denunciare un fatto (qualora si sia verificato veramente), stupisce e rammarica che il giornalista non abbia controllato tutte le fonti, tra cui anche quella dell’Azienda Ulss 14, soprattutto visto la gravità dell’accusa. Ecco la vera ricostruzione dei fatti: alle ore 8.05 di domenica 24 agosto il veterinario Asl in servizio e’ stato contattato telefonicamente. A chiamarlo una vigilessa che chiedeva supporto per una turista che aveva un cane che stava male. L’animale accusava un malore da giorni che si era poi evoluto in perdite ematiche dal naso e dalla bocca. Va premesso che a Chioggia esiste un ambulatorio veterinario e che, da sempre, per i casi più gravi e complessi che necessitano di approfondimenti, il riferimento e’ Padova nella clinica di San Marco. Per il veterinario non c’erano dubbi: il cane aveva bisogno subito di approfondimenti clinici con esami diagnostici e di laboratorio che dovevano essere effettuati nella clinica patavina. La turista non ha fatto obiezioni, anzi, ha apprezzato la prontezza e la evidente organizzazione del servizio che si concretizza in una rete di collaborazioni e sinergie”. L’Ulss ha chiesto la smentita all’intero articolo riservandosi ogni altra azione a propria tutela
26 agosto 2014