Poveri cervi, la loro sorte è segnata, a sentire la Commissione Agricoltura del Consiglio regionale. Non solo fuori della foresta, ma anche all’interno, come invece il presidente Luca Zaia non vuole. Il Governatore, dunque, è stoppato su tutta la linea. Prioritaria, infatti, è la salvaguardia della foresta, gravemente danneggiata dai 3 mila cervi, di cui almeno 1200 in sovrannumero.
«La selezione controllata, ovviamente effettuata rispettando regole chiare, viene ritenuta lo strumento più idoneo per riportare nel Cansiglio la popolazione dei cervi a dimensioni compatibili con l’ambiente e le attività della zona» scrive, infatti, la Commissione che ieri si è riunita sull’altopiano, ascoltando anche i sindaci, nell’atto di indirizzo che sarà inviato al governatore Zaia.
Il quale viene smentito dalla stessa Commissione: «Altre misure, come l’introduzione del lupo e dell’orso, la sterilizzazione delle femmine o il trasferimento degli animali in altre zone paiono infatti o impercorribili o di difficile applicazione e comunque non sufficienti per il raggiungimento degli obiettivi che il Piano della Regione dovrà porsi: la conservazione di una delle più interessanti e storiche foreste del paese; la protezione dell’agricoltura; la salvaguardia dello stesso patrimonio animale che una situazione di sovrannumero di capi sicuramente comprometterebbe». Il documento non fa distinzione in merito alla caccia dentro e fuori la foresta; dice che deve svolgersi secondo le regole vigenti. Ed oggi, in foresta, possono cacciare le guardie venatorie. Ma le critiche a Zaia arrivano anche da un altro versante. «Unanime l’auspicio che il nuovo Piano per il prelievo controllato e la protezione del territorio del Cansiglio, non rimanga lettera morta come in gran parte successo con quello precedente, approvato nel 2010, in scadenza proprio in questi giorni». A far sospendere quel piano di abbattimento è stato Zaia, applauditissimo da ambientalisti e protezionisti. A decidere un tanto sono stati, oltre al presidente Davide Bendinelli, i consiglieri Possamai, Azzalin, Reolon, Bond, Bortoli, Bottacin, Corazzari, Franchetto, Furlanetto, Marotta, Peraro, Pettenò, il presidente del Consiglio Clodovaldo Ruffato, il vicepresidente Matteo Toscani e l’assessore alla caccia Daniele Stival
La Tribuna di Treviso – 12 settembre 2013