Berna, 23.12.2010 – Dal 1° gennaio 2011 per poter reimportare in Svizzera i cavalli che soggiornano nell’Unione europea per oltre 7 giorni sarà necessario un certificato sanitario.
Questa disposizione sarà applicata anche ai cavalli dell’UE che soggiornano temporaneamente nel nostro Paese per oltre 7 giorni.
Fino ad oggi non era necessario un certificato sanitario per far rientrare in Svizzera i cavalli che avevano temporaneamente soggiornato all’estero se il soggiorno non superava la durata di un anno. Lo stesso valeva per i cavalli europei che soggiornavano in Svizzera. Dal 1° gennaio 2011 la durata del soggiorno temporaneo senza certificato sanitario sarà ridotta a 7 giorni. Per tutti i soggiorni temporanei superiori ai 7 giorni sarà necessario un certificato sanitario da richiedere al proprio veterinario.
Questa disposizione si inserisce nel pacchetto di misure prese nell’ambito della promozione della sicurezza sanitaria equina. Le epizoozie, come la peste equina, la febbre del Nilo occidentale (o West Nile) o l’anemia infettiva equina, potrebbero avere un impatto devastante se dovessero manifestarsi in Svizzera. L’anemia infettiva equina è stata, ad esempio, più volte importata in Germania tramite cavalli provenienti dalla Romania, motivo per cui le importazioni di tali animali dalla Romania sono state vietate dallo scorso mese di ottobre. Dal 1° gennaio 2011 la registrazione dei cavalli nella banca dati sul traffico di animali sarà obbligatoria e ogni cavallo dovrà essere munito di un passaporto per equide. Queste misure consentiranno una migliore rintracciabilità dei movimenti equini e saranno utili per la prevenzione e la lotta alle malattie equine.
Le disposizioni concernenti i cavalli provenienti dai Paesi al di fuori dell’Unione europea rimangono invariate – il certificato sanitario rientra nelle disposizioni obbligatorie.