I certificati malattia viaggiano solo on line. Ormai il 98,6% di quelli sia dei lavoratori pubblici (3,5 milioni) che privati (13,5 milioni) è inviato secondo le procedure scattate ad aprile 2010.
E quel residuo 1,4% è legato a condizioni fisiologiche del sistema (malfunzionamenti locali del sistema o difficoltà di collegamento on line: l’ultima denuncia ufficiale di malfunzionamento generale del sistema di accoglienza centrale “Sac” risale ormai a marzo 2011). Ma lo stesso piano e-Gov 2012 conferma: i certificati di malattia sono cosa fatta e il sistema è ormai a regime. Ogni settimana oltre 48.000 medici utilizzano il sistema e il 60% delle strutture di pronto soccorso provvede all’invio del certificato in fase di rilascio del verbale (dati a dicembre 2011).
La nuova procedura per l’invio on line dei certificati di malattia è decollata ad aprile 2010 e ha raggiunto la piena operatività dal 2 febbraio 2011. Secondo i dati forniti dall’Inps, dall’avvio del nuovo sistema, il flusso totale dei certificati di malattia on line si è progressivamente e rapidamente intensificato, fino a raggiungere (e superare di qualche unità) a fine aprile quota 29,5 milioni.
L’andamento registrato nelle ultime settimane dmostra come la nuova procedura sia pienamente operativa su tutto il territorio nazionale, con un ritmo medio di invii settimanali superiore quasi sempre a 340.000 unità e con punte di quasi 800mila invii.
Ma i risultati del nuovo sistema sono tangibili esaminando i dati dei tre anni in cui si articolato: nel 2010 (avvio ad aprile con 11 certificati on line in tutto) non si sono superati i 700mila invii; nel 2012 nei mesi di maggior incidenza delle patologie stagionali (influenza), febbraio e marzo, si erano già superati anche di poco i 2 milioni di invii; nel 2012 negli stessi mesi le punte hanno superato anche i 2,7 milioni di invii mensili.
La stragrande maggioranza dei certificati viene dai lavoratori privati (oltre 22,5 milioni). In testa negli invii da gennaio ad aprile di quest’anno sono Lombardia e Lazio che su un totale di 8,62 milioni di certificati in quattro mesi ne hanno raccolti rispettivamente 1,6 e 1,06 milioni. A seguire, ma con un numero di invii decsiamente inferiore, ci sono Emilia Romagna (740.434), Veneto (731.661) e Sicilia (700.539), mentre agli ultimi posti sono le Regioni ovviamente più piccole: Valle d’Aosta (16.744), Molise (23.751) e Basilicata (51.451).
Per completare il quadro manca all’appello solo la definizione delle regole tecniche per applicazione della procedura in fase di ricovero e dimissione ospedaliera. Ed è stato inviato dal ministero della Salute a quello dell’Economia prima della firma finale l’aggiornamento in questo senso del decreto del 26 febbraio 2010, con cui sono stati fissati i paletti per l’invio degli altri certificati on line.
La procedura sarà analoga a quella già a regime per i certificati malattia, con la modifica ovviamente della scheda che il medico dovrà compilare sul computer e che conterrà i dati relativi all’ammissione e alla dimissione ai soli fini della registrazione dell’assenza dal lavoro (quindi nessuna sovrapposizione con le schede di dimissione ospedaliera). E si utilizzerà un canale analogo a quello degli altri certificati anche a livello di Inps che dovrà recepire i dati. In sostanza il nuovo decreto conterrà l’ampliamento delle modalità già sperimentate anche all’accettazione degli ospedali e la procedura, prevede l’utilizzo di internet scavalcando così l’eventuale carenza di infrastrutture.
Certificati a parte, il piano e-Gov 2012 è all’ultimo anno della sua realizzazione. Per la Sanità è andato a regime da aprile 2011 oltre a quello dei certificati on line, il progetto «Smart inclusion» che ha l’obiettivo di garantire il servizio scolastico anche ai più deboli, permettendo a piccoli pazienti lungodegenti di vivere a distanza l’insegnamento di una normale scuola primaria o media. La piattaforma è già presente nei reparti ospedalieri dell’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino, dell’Istituto G. Gaslini di Genova, dell’azienda ospedaliera Meyer di Firenze, dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, dell’ospedale Pausillipon di Napoli, dell’azienda ospedaliera di Padova e del Policlinico S. Orsola-Malpighi di Bologna.
Ricetta e referti on line, i cui progetti sono partiti nella prima metà del 2010, dovrebbero tagliare il traguardo in questi mesi, mentre dovrebbe andare a regime a fine estate, secondo le ultime previsioni, il progetto sul fascicolo sanitario elettronico.
Il Sole 24 Ore – Sanità – 17 maggio 2012