«Nel giorno dell’avvio delle sanzioni per i certificati online i nostri medici ci segnalano che il sito è bloccato già da ieri sera e ancora in queste prime ore del mattino. Per una risposta dal Call Center si impiegano fino a 18 minuti. Per questo ci sentiamo presi in giro dal ministro Brunetta». È quanto afferma il segretario nazionale della Fimmg, Giacomo Milillo.
«I lavoratori che credono ai trionfalistici comunicati stampa del ministero dell’Innovazione pretendono dal loro medico il certificato online, ma il sistema non funziona – aggiunge Milillo – “Il mio datore di lavoro mi ha detto che lei deve farlo per forza”. Si sono sentiti dire all’inizio della giornata molti medici di famiglia: lungo tempo sottratto all’assistenza, cittadini costretti a fare il ping pong fra lo studio del medico e l’ufficio del personale. È solo un esempio dei tanti disservizi e disagi che si stanno verificando e che si verificheranno nei prossimi giorni se il governo non ricondurrà il ministro Brunetta alla ragionevolezza».
«Questi disagi sono ben noti al Ministero – prosegue Milillo – Li abbiamo più volte segnalati sulla base di studi e sondaggi dai quali emergeva chiaramente il persistere di blocchi frequenti nel sistema di certificazione online e soprattutto per il call center. Il sistema non è a regime e per questo abbiamo appreso con amarezza il no del ministro Brunetta alla richiesta di tutti i sindacati medici di rinviare le sanzioni per il mancato utilizzo dei certificati online. Lo stato di agitazione va avanti».
«I medici sono offesi e umiliati perché, se il progetto della certificazione online ha fatto qualche progresso, il merito è soprattutto loro che con le proprie risorse hanno compensato le carenze di un sistema improvvisato – sottolinea -. Solo alcune regioni si sono tempestivamente attivate per supportare i medici e, comunque, la maggior parte degli ospedali italiani, gli ambulatori degli specialisti, la guardia medica notturna e festiva sono totalmente sprovvisti degli strumenti necessari. C’è quindi più di un motivo per essere agitatissimo, ma il portavoce del Ministro Brunetta confonde con agitazione la determinazione di chi sa di avere ragione».
Brunetta, però, insiste. I certificati medici online faranno risparmiare ai cittadini 200 milioni di euro di mancate raccomandate e la protesta dei medici rientrerà, ha detto il ministro per la Funzione pubblica e l’innovazione intervenendo a Canale 5 alla “Telefonata” di Maurizio Belpietro. «I certificati online – ha affermato – riguardano 18 milioni di lavoratori dipendenti pubblici e privati che non dovranno più spedire le due raccomandate come nel passato. Si spenderanno 200 milioni di euro in meno. Il certificato lo compila il medico che lo manda all’Inps per via elettronica. Per loro solo una fatichetta in più».
Quanto all’ipotesi sanzioni «se c’è un blocco, momentaneo, come sempre capita nella rete le norme prevedono che non ci sia alcuna sanzione. Se un medico dimentica un certificato o se sbaglia indirizzo di posta non succede niente. Siamo persone serie… Se invece dice “non mi piace, non lo farò mai, chi se ne frega di Brunetta e di 18 milioni di italiani”, allora ci sarà una sanzione e cambierà mestiere».
Il ministero: sistema funzionante e a regime
Nel pomeriggio il ministero per l’Innovazione ha confermato che, «così come previsto dalla legislazione vigente e dalle circolari applicative in materia di trasmissione online dei certificati di malattia dei lavoratori dipendenti, nessuna sanzione potrà essere comminata ai medici che a causa degli inconvenienti tecnici hanno incontrato delle difficoltà a utilizzare la nuova procedura».
Gli ultimi dati comunicati da Sogei, si legge nel comunicato, «indicano peraltro come nella sola giornata di oggi siano stati inviati 70mila certificati, valore medio giornaliero massimo delle ultime settimane. Non si registra quindi alcun caos nell’erogazione del servizio: il sistema è perfettamente funzionante e a regime».
Ilsole24ore.com – 1 febbraio 2011